Dopo la vittoria interna per 2-0 sul Cagliari, l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, ha parlato ai microfoni di Dazn.
Ecco le sue dichiarazioni così come riportate da fcinternews.it:
"Se sono soddisfatto? Sono sempre soddisfatto quando si vince, da quando sono venuto all'Inter ho sempre cercato di contribuire in ogni momento della mia vita per l'appartenenza all'Inter. Noi siamo l'Inter, dobbiamo lavorare e siamo stati scelti per portare l'Inter a qualcosa di importante. Questa è una delle squadre più amate del mondo e abbiamo questa missione. Voglio essere ricordato per l'impegno che ho preso per questa società .
I nostri 10 marcatori diversi? Una delle cose più importanti, l'altra è avere la possibilità di poter disporre di questi calciatori. Quando si ha una rosa più numerosa puoi scegliere anche 11 titolari di quelli che han giocato la volta precedente. E' una cosa importante.
Nainggolan? Lui è bravo a girarsi nell'angusto, quando cioé le squadre giocano con tanti uomini dentro il campo. Lui è bravo a ricevere palla con le spalle girate alla porta e dare vita alle ripartenze, poi ti salta addosso con la fisicità quando va a costruire. Non è un calciatore tecnico, come te che ti saresti divincolato nel recinto della trequarti (riferito a Mauro Camoranesi, ndr).
Se è più forte Crespo o Icardi e Lautaro Martinez? Hanno la stessa faccia, quello che ci vuole in area di rigore per andare a buttarla dentro. Fa parte del carattere della loro terra essere così determinati.
Lautaro? Lautaro è forte, e noi lo usiamo troppo. Poi spiegherò cosa vuol dire... Lui ha la forza di ricevere la palla addosso, girarsi e tirare; poi sa dove può cascare la palla e si avventa con forza. Allenarsi con Icardi nell'attaccare gli spazi giusti lo ha aiutato a imparare qualcosa.
Ma ha tutto, qualità , tecnica e forza. E di conseguenza tiro e impatto sul pallone. E' anche un po' egoista, come quando ha voluto concludere sul due contro uno; ma non fa male quel filo di egoismo.
Icardi e il feeling in attacco con Lautaro? Sono molto amici e ragazzi molto sensibili".