Alzi la mano chi alla vigilia di Sampdoria-Cagliari si sarebbe aspettato una vittoria dei rossoblù.
Pochi, forse pochissimi. Invece, il Cagliari rientra da Genova con tre punti e il morale un po' più alto. Certamente non male per iniziare bene il 2022.
In una delle stagioni più difficili da decifrare, il Cagliari passa al Marassi, e vince in trasferta. Di questi tempi, quasi difficile a credersi.
Perché se arrivi da un intero girone d'andata dove non batti le dirette concorrenti neanche in casa, e ogni gara lontana dalla Sardegna risulta un bagno di sangue, il 2-1 contro i blucerchiati fa notizia eccome.
Un misto di irrazionalità e speranza. Questi, gli ingredienti che Mazzarri ha messo sul piatto. La prima si evince dal gioco, la seconda, scaturisce se si pensa al futuro.
La squadra infatti pareva avere due facce. Sorniona nel primo tempo, caparbia nel secondo.
Al punto che nella prima frazione vi erano tutti i sentori di un'altra sconfitta, ma nella ripresa son venuti fuori gli attributi che Deiola, Pavoletti e compagni, hanno dimostrato (quando vogliono) di avere. Ribaltando di fatto, uno svantaggio che aveva bruttissimi presagi.
Quanto alla speranza per il futuro, basta ascoltare le parole di Mazzarri. La strada è lunghissima e difficile, e tanti avversari intralceranno il cammino del Cagliari verso la salvezza.
Aver mosso la classifica, per ora, restituisce comunque la sensazione di essere vivi. Nonostante le brutte pagine vissute per mesi, tre punti vitali in questo momento allungano la vita ad una squadra in apnea da inizio campionato.
Ed una boccata d'ossigeno, per chi per troppo tempo non ha respirato, significa resistere e poter ancora lottare.
Naturalmente, non tutti gli avversari si chiamano Samp. Arriveranno partite impossibili, campi difficilissimi da espugnare, e una bagarre salvezza da far paura. E bisogna farsi trovare pronti.
Le sorprese positive, col piglio giusto, potrebbero arrivare.