Come la serie A, anche il campionato Primavera questa settimana ha osservato un turno di riposo.
È l'occasione giusta per stilare un primissimo bilancio della stagione dei ragazzi guidati da Vittorio Pusceddu, storico terzino di quel Cagliari che nel vent'anni fa raggiungeva le semifinali di Coppa Uefa.
Le prime tre gare per la Primavera rossoblù sono state al di sotto delle aspettative: il solo punto guadagnato alla seconda di campionato contro Cesena, ha fatto da contraltare alle sconfitte patite in casa con Milan (match disputato in recupero a Novembre) e Hellas Verona.
La squadra si è parzialmente riscattata in trasferta, con lo scoppiettante 3-2 contro la Virtus Lanciano grazie ai gol di Solinas, Piras e Muzzi.
La continuità tuttavia non era ancora di casa ad Asseminello: le gare successive hanno portato infatti due ulteriore passi falsi contro Udinese e Brescia, che si sono imposte rispettivamente per una e due reti a zero con l'attacco sardo stranamente non pervenuto.
In particolar modo la gara di Brescia ha lasciato più di un rimpianto fra i rossoblù, dato che la partita è stata dominata dai sardi, in superiorità numerica dal minuto 60 e con un rigore fallito dal talentino Barella.
A partire da questa gara tuttavia, la stagione del Cagliari pare essere arrivata ad una prima importante svolta: la squadra è imbattuta da tre turni (escludendo il recupero con il Milan in quanto, ufficialmente, prima giornata di campionato).
Sono arrivate nell'ordine la roboante vittoria col Pescara per tre reti a zero (doppietta di Loi e gol di Murgia) il pari esterno col Cittadella e ancora il recente pareggio casalingo col Perugia, che ha consentito a Pusceddu e i suoi di preparare il prossimo impegno, sul campo del Chievo Verona, con relativa tranquillità.
La squadra è in salute ma le gare che attendono i rossoblù sono molto difficili: Chievo e Sassuolo, rispettivamente terza e quarta forza del campionato, saranno il preludio a Inter e Atalanta.
I nerazzurri di Milano guidano attualmente la graduatoria a punteggio pieno, mentre i bergamaschi sono quinti ma vantano come sempre uno dei più forti settori giovanili d'Italia.