Nelle ultime due settimane la discussione sugli errori arbitrali, specialmente in casa Cagliari, si è fatta quanto mai accesa. A Brescia, la mancata espulsione di Racine Coly non è stata accolta con molto favore da tifosi, giocatori e società rossoblù, soprattutto considerando il fatto che la vittima di quel brutto intervento, Daniele Dessena, sarà costretto a rimanere lontano dal campo da gioco per tutta la restante parte di questo campionato.
Contro il Como, invece, ha lasciato quanto mai interdetti la decisione della quaterna arbitrale di non convalidare il gol di Marco Sau. La società, per la seconda settimana consecutiva, è dovuta intervenire per chiedere rispetto per una squadra che, se è vero che non desidera trattamenti di favore in considerazione del suo blasone e della sua forza, è altrettanto vero che non può accettare delle decisioni arbitrali decisamente penalizzanti.
Ieri sono stati resi noti i nomi dei direttori di gara per il turno infrasettimanale di campionato, che vedrà i rossoblù impegnati sul campo della Virtus Lanciano. Per la partita in terra abruzzese è stato scelto il nome di Rosario Abisso, arbitro trentenne della sezione di Palermo.
Per curiosità, abbiamo voluto controllare i suoi precedenti per quanto riguarda il suo comportamento in campo. Il direttore di gara siciliano è alla sua seconda stagione in serie B, e se nello scorso anno il suo rendimento è stato quasi nella media (poco più di sei ammonizioni a partita, a fronte di una media di cinque, e un’espulsione ogni tre partite, in media con i colleghi della serie cadetta), quest’anno, il signor Abisso si è superato: finora, in cinque partite arbitrate dall’inizio della stagione, ha tirato fuori il cartellino giallo in 40 occasioni (cioè otto ammonizioni a gara) e quello rosso 5 volte (un’espulsione a partita).
Il fischietto palermitano, inoltre, nel dicembre di due anni fa si rese protagonista di un Frosinone-Lecce che sollevò numerose polemiche: l’arbitro, infatti, concesse un rigore ai laziali per un fallo di mano avvenuto fuori area, penalty che permise ai padroni di casa di recuperare lo svantaggio e, tre minuti più tardi, negò un rigore ai pugliesi per una deviazione di braccio di un difensore frusinate su tiro di Miccoli.
Ora: non è nostra intenzione puntare il dito sul signor Abisso (ci siamo solo limitati a riportare le statistiche delle sue direzioni di gara), ma siamo sicuri che sia la scelta giusta dopo le direzioni di gara di Brescia-Cagliari e Cagliari-Como?