Che il Cagliari non stia attraversando un momento di brillantezza è evidente a tutti. La squadra di Maran, dopo un grande avvio di stagione, si è inceppata sul più bello e oggi non sta riuscendo ripetersi nella seconda parte del girone.
Colpa di un periodo opaco di tutti i protagonisti, sia a livello fisico che mentale, oppure c’è di più? Probabilmente questa prima ipotesi diventa decisamente più plausibile andando ad analizzare la statistica sui chilometri percorsi dalle squadre di Serie A. Il dato è impietoso: solo il Torino (media di 103.953 km), anch’esso in mezzo al mare in tempesta, corre meno del Cagliari (105.759) mentre il Verona, prossimo avversario dei rossoblù, è una delle squadre che ha accumulato più chilometri (109.487), la quinta per la precisione.
È evidente come gli isolani, pur non essendo mai stati tra le prime formazioni del campionato in questo particolare ambito, siano calati a picco da dicembre in poi, perdendo posizioni su posizioni- oltre che punti - fino ad attestarsi al penultimo posto della speciale graduatoria. Ora quindi è necessario ripartire in tutti i sensi e quale miglior momento per mettere in moto i muscoli se non il ritiro anticipato voluto dalla società a Coccaglio, nel bresciano?
Riusciranno i beniamini rossoblù a uscire dal tunnel della mediocrità , magari partendo proprio dal Bentegodi? Solo il campo potrà dare una risposta.