E sono 12. Più di una squadra intera, più di tutti in questa Serie A. Il Cagliari di Maran è una vera e propria cooperativa del gol.
Con la rete del prodotto del vivaio, Daniele Ragatzu, siglata al 90' contro il Sassuolo domenica pomeriggio, si è arrivati a una dozzina di marcatori diversi tra le fila dei rossoblu, record stagionale, più dell'Atalanta totale di Gasperini, ferma a 11 uomini.
Un primato che dimostra la vera forza di questa squadra, ovvero il gruppo. Al di là delle qualità dei singoli, al di là di un Joao Pedro in versione cannibale che dopo 15 giornate è già in doppia cifra (eguagliando il record di Riva), i sardi giocano veramente in undici, mettendo tutti in condizione di segnare, dai difensori (ne sanno qualcosa Faragò e la coppia Ceppitelli-Pisacane) agli attaccanti. Su 22 calciatori scesi in campo durante la stagione (escludendo i due portieri) più della metà hanno inciso il proprio nome sul tabellino dei marcatori.
Di questa grande orchestra, due sono i componenti simbolo: Cerri e Ragatzu, per il significato, collettivo e personale, dei loro gol. Due reti da subentrati nel finale, una più pesante dell'altra, e attese da tanto, troppo tempo. La prima in assoluto per il numero 9 con la casacca dei quattro mori, mentre l'ex Olbia torna al gol in A dopo otto lunghi anni di "esilio".
Una conferma del fatto che con un gioco così è difficile che qualcuno resti fuori dal cerchio, e che ognuno, in qualsiasi momento, può essere l'uomo determinante.