Barella, con astuzia e caparbietà, e Joao Pedro, con agibilità e precisione, poco meno di un mese fa misero in ginocchio la Spal e fecero balzare il Cagliari nella parte sinistra della classifica. Seconda vittoria consecutiva, 8° posto con 6 punti – a pari merito con Roma e Fiorentina – e applausi, per il primo sorriso lontano dalla Sardegna Arena. Ma poi, proprio nel nuovo salotto di casa, i rossoblu hanno perso contro Sassuolo e Chievo e sono stati annientati, al San Paolo, dal Napoli. Nessun altro punto conquistato, salto all’indietro di sei posizioni e umore sotto i tacchetti. Ora, dopo sette giornate, è arrivata la sosta per gli impegni delle nazionali: dunque, è necessario un confronto con la passata stagione.

Meglio un anno fa – Rispetto alla serie A 2016/17, numeri alla mano, la salute della formazione guidata da Rastelli è peggiorata. Infatti, il Cagliari ha 6 punti, quattro in meno (10) di un anno fa e anche un piazzamento meno esaltante, il 14°, quattro gradini più sotto (10°) della precedente annata. Di conseguenza, pure il numero di vittorie, pareggi e sconfitte è «in rosso»: attualmente, sono 2 i successi e 5 ko, mentre la primavera scorsa i rossoblu erano riusciti a guadagnare 3 vittorie, un pari e da sole 3 sfide erano usciti a mani vuote. Un altro dato negativo è quello del rendimento casalingo: nel 2016/17, erano arrivati 3 successi e una «X»; ora, invece, solo un successo e 2 sconfitte. E ancora: nella penultima serie A, i rossoblu erano andati a segno per 11 volte, mentre in quest’ultima appena 4. Quindi, anche la media delle reti realizzate a partita si è abbassata: da 1,57 di «ieri» a 0,57 di oggi. Infine, per quanto riguarda le gare nelle quali il Cagliari ha segnato è andata meglio l’anno scorso: 6 a 3.

Pochi miglioramenti – Però, c’è pure qualche statistica nella quale il Cagliari 2017/18 prevale sul «vecchio», a partire dal bottino raccolto lontano dal proprio pubblico: nessun punto nel 2016/17 e 3, grazie alla vittoria di Ferrara, al momento. Un altro dato è quello delle reti subite: attualmente sono 11, due in meno (13) rispetto al precedente campionato. Dunque, anche la media a partita è migliore: da 1,85 a 1,57. Sempre per quanto concerne la tenuta difensiva rossoblu, le gare nelle quali la porta è rimasta inviolata sono 2, una in più di una primavera fa.

Parte la risalita – Un aiuto a Dessena e compagni, post-sconfitta col Napoli, l’ha dato il calendario, poiché per due settimane hanno la possibilità di preparare al meglio la sfida casalinga contro il Genoa. Dopo tre sconfitte di fila, per i rossoblu non c’è alcuna alternativa alla vittoria.