L’assenza di capitan Dessena si sta rivelando assai difficile da colmare, da un alto perché il carisma e lo spirito d’appartenenza non sono riscontrabili in altri interpreti del centrocampo (trattandosi di nuovi acquisti), dall’altro perché nessuno è capace di garantire un rendimento continuo e di livello in fase di interdizione.
Munari, senza infamia e senza lode, sta provando con grande impegno a farne le veci, ma la società rossoblù ha scovato nell’ex capitano del Vicenza Cinelli colui che può raccogliere la pesante eredità . Il dato che recita 22 partite consecutive in maglia biancorossa, e le stesse parole del mister Rastelli alla vigilia della sfida con la Ternana, avevano preannunciato un Cinelli già pronto ed in grado di ritagliarsi un ruolo importante in questo ambizioso Cagliari. Personalità da vendere, buona tecnica abbinata a due polmoni inesauribili possono garantire un nuovo interprete ad una mediana a cui manca in questo momento la quadratura del cerchio.
L'esordio c'è già stato, in terra sarda, ed è stato positivo. Resta ora da vedere come il centrocampista si comporterà lontano dalle mura amiche. La trasferta di Avellino è una sfida delicatissima non solo perché i campani sono in netta ripresa, ma anche e soprattutto perché la squadra isolana ed in particolare Rastelli saranno attesi da un clima ostile e per nulla facile. Superare questo nuovo ostacolo, grazie anche ad una prova convincente sul piano del gioco, può continuare a dare le dovute sicurezze ad un gruppo che puntualmente, soprattutto in trasferta e contro avversari di buon livello, si concede diverse pause.
L’aggiunta di un centrocampista abituato alla categoria e di personalità non fa altro che arricchire ulteriormente una rosa che ha tutto per centrare l’obiettivo di una pronta risalita in A. Tale mossa dimostra anche quanto e bene la società rossoblù si stia muovendo repentinamente sul mercato, ben conscia che nulla va lasciato al caso e all’improvvisazione.
Cinelli di fatto è chiamato a dimostrare da subito che può meritare di vestire la maglia rossoblù, dando ragione, attraverso le proprie indiscutibili doti, a coloro che l’hanno voluto fortemente nell’isola.