Nella giornata di ieri si è tenuto a Roma un incontro tra la Lega B e gli SLO delle squadre del campionato cadetto.
La sigla SLO sta a significare “Supporters liaison officer”, ovvero il “Responsabile della relazione con i tifosi”. Introdotto nel 2010 dalla UEFA nell’articolo 35 del regolamento per le licenze e Financial Fair Play, lo SLO è stato recepito dalla FIGC come adempimento richiesto per la partecipazione al campionati professionistici.
Si tratta di una figura strategica all’interno del club. È chiamato a: promuovere il dialogo e la relazione tra il club e i vari gruppi di supporter; tradurre e rendere comprensibili a tutti i diversi linguaggi delle parti in causa; essere credibile, accettato dai supporter e legittimato dai club; essere trasparente e gestire il flusso informativo in modo bidirezionale; costruire relazioni e promuovere sostegno per il club tra tutti i portatori di interesse (sviluppo di canali di comunicazione affidabili tra la Polizia, i corpi di sicurezza, i rappresentanti dei club e i fan); incoraggiare la formazione di gruppi organizzati di tifosi; comunicare con gli altri SLO.
Il presidente della Lega B Andrea Abodi e quello degli SLO Federico Smanio si sono confrontati, nella Sala del Consiglio Federale, riguardo novità normative, accreditamento, convenzioni e su tutta una serie di servizi da creare attorno agli SLO per migliorare il loro lavoro.
È stato tracciato un resoconto in merito alle esperienze di questa prima parte di stagione, al ruolo da tenere durante il giorno della gara, alla collaborazione con le Questure locali e alla creazione di un network di SLO, soprattutto alla luce delle recenti novità normative che implicano maggiori responsabilità e impegno anche nell'opera di collegamento e relazione tra i tifosi e i tesserati (calciatori in primis) dei club.
Come spiegato da Smanio: “Proseguono gli incontri formativi e informativi da parte della Lega per raggiungere uno dei nostri traguardi principali, quello cioè di confrontarsi con gli appassionati per capire le loro esigenze e coinvolgerli nelle dinamiche dei club. Si è trattato di una vera e propria riunione operativa di confronto sullo stato dell'arte e le sfide che gli SLO affrontano quotidianamente nell'opera di relazione e dialogo con i supporter”.
Diverse le questioni portate al tavolo dai rappresentanti dei vari club, tra cui la necessità di una migliore collaborazione tra tutti i soggetti impegnati nella gestione e organizzazione delle partite, di una più ampia legittimazione presso i club stessi che li impiegano e di una maggiore riconoscibilità a livello istituzionale, premessa necessaria per svolgere al meglio il proprio compito.
Andrea Abodi ha affermato: “Mi impegno a portare le istanze al tavolo dell’Osservatorio”, rispondendo singolarmente alle richieste di chiarimento e ribadendo l’importanza di un ruolo che può accelerare un cambiamento culturale, ora in atto, nel rapporto con i tifosi.
Durante l’incontro è stata lanciata anche l’idea di un accordo bilaterale fra tifosi e club, una sorta di comunione di intenti su diritti e doveri da parte di entrambi. A questo proposito gli SLO di Cagliari, Cesena e Trapani hanno presentato un possibile modello di convenzione che possa essere da guida anche per le altre società.