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Abodi: "E' il momento di voltare pagina, sarà il campionato della svolta"

Il presidente della Lega Serie B, alla vigilia del sorteggio del calendario, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla nuova stagione

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“E' una giornata un po' particolare perché negli ultimi cinque anni in questo venerdì iniziava anche il nostro campionato e invece stasera non si gioca e questa non è una bella cosa. E' una cosa strana, non mi abituerò mai a certe cose”. Esordisce così, durante durante l'incontro della classe arbitrale con i vertici federali e i rappresentanti delle Leghe, Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B.

Domani, alle ore 18.00, a Pescara, si terrà il sorteggio del calendario del campionato cadetto, che prenderà il via il 5 settembre. Abodi, come si legge sul sito della Lega, parla della stagione che verrà: “Sarà il campionato della svolta. Voglio un sussulto di dignità della nostra categoria dentro e fuori dal campo. I miei genitori mi hanno insegnato che bisogna imparare dai migliori. Anche questo è un tema che porterò nel rapporto fra club e leghe e fino all'ultimo giorno mi comporterò cosi. Non voglio che il calcio venga profanato o tradito. Il pensiero va anche agli altri 30 mila arbitri che non conosciamo. Non solo per l'impegno che mettono ma perché non vogliamo più vedere una mano alzata o un insulto contro i direttori di gara”.

Sulla partenza tardiva, commenta: “Il campionato di Serie B parte più tardi, ma abbiamo voluto dare un segnale comunque di discontinuità con il passato. Dopodiché ho voluto parlare nel mio intervento odierno delle valutazioni dei giudici: mi sembra opportuno adesso, anche per il ruolo che ricopro, rispettare quello che è stato deciso, fermo restando il percorso è ancora da costruirsi, da definirsi, ci saranno gli appelli, in alcuni casi sorprende che qualcuno si appelli ad un altro giudizio ma anche questo va rispettato. Quello che certamente noi vogliamo è alzare il livello del contrasto, presenteremo diverse proposte all'interno del sistema federale, e diverse proposte all'assemblea di Lega per dare un segnale ancora più forte che faccia comprendere che per noi chi sbaglia deve uscire dal sistema ed abbiamo il dovere di farlo per milioni di appassionati che hanno bisogno di credibilità. La nostra reputazione passa anche attraverso le nostre decisioni, per i nostri comportamenti”.

Infine, Abodi, si è espresso così sul caso Catania: “Qualsiasi nostra società che manca al patto di lealtà e di rispetto nei confronti del calcio rappresenta una ferita, che sia grande o piccola, ed è una ferita ampliata evidentemente dal fatto che inevitabilmente paga una città ed una tifoseria che è un elemento che io non sottovaluto ma in questo momento per il ruolo che ricopro e per le mie profonde convinzioni il dato che deve emergere è il livello della sanzione nei confronti di chi delinque sportivamente e non soltanto sportivamente. Questo non mi fa sottovalutare la sofferenza degli appassionati e dei tifosi, che rispetto, e che devono sentirsi traditi loro stessi per primi. Quindi dopo un momento di smarrimento credo che anche per loro sia arrivato il momento di ricominciare e voltare pagina”.

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