Adryan Tavares Oliveira, gioiellino classe '94, l'ultimo grido del calcio brasiliano in fatto di trequartisti: ovvero, la specialità della casa. Adesso è al Cagliari (ha scelto il numero 32) e non sta nella pelle.
"La Sardegna è molto simile a Rio De Janeiro, mi sento quasi a casa. Voglio far bene per essere ricordato con affetto dai tifosi tra qualche anno e ripagare la fiducia che il presidente Cellino ha riposto in me".
Numero "10" cresciuto alla Gavea, il centro di allenamento del Flamengo: maglia pesante e pesante l'inevitabile accostamento con un grande del calcio mondiale paragone che l'ha preceduto: Zico (un po' come i giovani attaccanti del Cagliari per i quali si scomoda subito il ricordo di Riva). Per ragioni anagrafiche però lui preferisce Zidane. Lo stesso presidente Cellino ha definito Adryan "un fenomeno".
"Lo ringrazio per avermi voluto. Cercherò di ripetere sul campo quel che lui mi ha visto fare con la casacca del Flamengo. Sono un trequartista, gioco fra le linee, destra o sinistra non è un problema. Il calcio europeo è molto diverso da quello carioca: voglio fare esperienza, crescere professionalmente".
Il primo impatto con i nuovi compagni è stato più che positivo.
"Mi hanno accolto a braccia aperte. La mia prima impressione è che sia un'ottima squadra, con grandi giocatori. Se proprio devo fare due nomi, Ibraimi e Cossu sono quelli che mi hanno colpito di più".
Sta lavorando duramente per entrare in forma e mettersi alla pari con il resto della squadra.
"Spero che questo avvenga più in fretta possibile. Non vedo l'ora di cominciare".
(fonte: cagliaricalcio.net)