Il giornalista piemontese Darwin Pastorin, juventino doc, ha raccontato all’Huffington Post la sua ultima esperienza insieme al figlio Santiago, tifosissimo del Cagliari. I due sabato scorso hanno assistito allo Juventus Stadium al match tra i bianconeri e i rossoblù, terminato 1-1.
Questo uno stralcio dell’articolo di Pastorin:
“Sabato io e mio figlio Santiago siamo andati allo stadio per la nostra partita, il nostro particolarissimo derby in famiglia: Juventus-Cagliari. Si è presentato con sciarpa e maglietta e ha convinto anche la sua ragazza, Ilaria, a tifare per su Casteddu. In mezzo ai tifosi juventini come me ha incitato i suoi beniamini, si è arrabbiato, ha gioito.
Madama aveva a già in tasca il suo quarto scudetto consecutivo, per i sardi il pari è risultato inutile visto che il giorno dopo l'Atalanta espugnava Palermo. La retrocessione in B è cosa certa, servirebbe uno di quei miracoli improbabili. Tra i cadetti: proprio nella stagione del quarantacinquesimo anniversario della conquista dello scudetto. 1970, lo squadrone di Gigi Riva, breriano Rombo di Tuono, di Albertosi e Domenghini, di Cera Greatti e Nené, dell'allenatore filosofo Manlio Scopigno. Una delusione, fortissima.
Ma mio figlio non ha battuto ciglio: "Seguirò la mia squadra del cuore anche in B, non importa. Papà, andiamo a Novara e Vercelli il prossimo anno?". Gli ho detto di sì, impossibile deludere tanto affetto, tanta passione. Ho provato, quando era bambino, a farlo diventare della Juve. Niente da fare: ha seguito i nonni sardi della Barbagia. E non ha mai smesso di sentirsi rossoblù”.