Il 15 Gennaio Gigi Radice ha compiuto 80 anni. 80 anni passati ad insegnare calcio. Lui, primo negli anni settanta ad attuare il pressing a tutto campo tipico del calcio moderno, ultimo a vincere lo scudetto col Torino. Il tecnico brianzolo fu anche allenatore del Cagliari, dapprima nel 1975, anno in cui centrò un ottimo decimo posto, e poi nel 1993, in cui fu inspiegabilmente esonerato alla seconda giornata dal presidente Cellino.

Oggi Gigi Radice ha l'alzheimer ed è ricoverato in una casa di cura. Sembra passato un secolo dai tempi in cui gridava dalla panchina, nonostante i suoi occhi sono ancora gli stesso, di ghiaccio. Ha raccontato la sua personale esperienza con Radice Gianfranco Civolani nel Guerin Sportivo di Marzo, dicendo come lui, insieme con altri giornalisti, incontrava spesso il mister, con cui parlavano tanto di politica e poco di calcio.

Amava Berlinguer ed era un convintissimo socialista, era un uomo di calcio ma anche di cultura. Col Torino vinse uno scudetto storico, erano i granata di Pulici e Graziani e del suo pupillo Sala, spostato da Radice con una geniale intuizione.

I piemontesi sono rimasti sempre nel suo cuore, tanto che il figlio ha da poco spiegato come il padre, nonostante l'Alzheimer, ancora si emozionasse con la maglia del Torino.

E allora, da parte della nostra redazione, vanno i più sentiti auguri ad un grandissimo allenatore.

Fu il re del pressing a tutto campo, quella strategia offensivista che ti porta ad andare ad attaccare l'avversario direttamente nella sua metà campo.

Oggi che è lui attaccato da un nemico così, quantomeno gioca in casa. In bocca al lupo Mister!