Questo pomeriggio, al Planetario dell'Unione Sarda è stato presentato il libro "L'isola dei giganti", scritto da Matteo Bordiga ed edito dalla Cuec. È stata una bella occasione per rivivere i momenti magici che hanno caratterizzato la storia del Cagliari tra la metà degli anni sessanta, con la prima storica promozione in serie A, e il 1970, anno dello scudetto. L'autore ha spiegato che ha deciso di scrivere questo libro spinto dalla curiosità di conoscere un periodo della storia rossoblù a lui poco nota, essendo nato più tardi, e ha deciso di dare spazio a tutti i protagonisti di quella impresa (da cui il titolo del libro, visto che solo dei veri e propri eroi possono compiere delle gesta grandiose), e non solo a quelli più famosi e celebrati come Riva o Albertosi.
Erano presenti diversi di quei protagonisti come Mariano Delogu, ex presidente rossoblù, che ha ricordato i faccia a faccia con l'arbitro Concetto Lo Bello, a suo modo grande protagonista dell'anno dello scudetto; Tomasini, che ha ricordato quegli anni anche dal punto di vista socioeconomico:
"Quello era il periodo in cui arrivarono in Sardegna i grandi gruppi industriali che, attraverso il calcio, cercavano di 'ingraziarsi' i sardi investendo sul Cagliari" e ha inoltre ricordato l'episodio in cui , convinto da Scopigno a dormire in stanza con Ricciotti Greatti (oggi seduto al suo fianco), scappò non appena quest'ultimo gli disse che sarebbe andato a dormire tutte le sere alle 21/22. In quell'istante decise che avrebbe cambiato stanza, infatti poi andò da Rombo di Tuono, famoso per la sua terribile insonnia.
Erano presenti anche Poli, Reginato (che ha scherzato dicendo che ormai viene ricordato solo per il record d'imbattibilità) e Brugnera che ha ricordato gli ultimi anni da "libero", quando era a un passo dal ritiro e il lavoro sporco in campo lo faceva fare ad altri.
E poi il contributo del presidente Giuliani che ha detto:
"Ho letto il libro e quello che viene ricordato mi ha emozionato, soprattutto gli aneddoti sul clima nello spogliatoio, che adesso vivo anche io. Delogu oggi come allora nel Cagliari spero sia di buon auspicio. Io e Bordiga abbiamo la stessa età e spero che tra venti o trent'anni possa scrivere qualcosa sul Cagliari di oggi".