I lavori al Sant’Elia sono fermi, e a quanto sembra il motivo è molto semplice. Stando a quando afferma Roberto Rossi, direttore tecnico dell'impresa Clarin Italia Tribune, la Cagliari Calcio è in debito con l’azienda per oltre 500 mila euro.
Impossibile andare avanti con i lavori. Ma c’è di più: la settimana prossima la Clarin depositerà presso la Procura della Reppublica del Trbunale di Cagliari una querela nei confronti della società rossoblù e di conseguenza ai danni del presidente Massimo Cellino.
Intanto i lavori restano fermi e lo stadio resta sempre più un cantiere. Una situazione imbarazzante, una sorta di maledizione quella del Sant’Elia. Ora c’è il rischio più che concreto, che la vicenda vada per le vie legali, e allora sì, è davvero possibile che lo stadio resti così com’è chissà per quanto tempo, forse, anche per tutta la durata del campionato e oltre.
La sostanza è semplice: o la Cagliari Cagliari paga entro un paio di giorni quanto dovuto alla ditta incaricata di terminare i lavori di montaggio delle tribune al Sant’Elia, oppure, come la prassi prevede in caso di querela, si metterebbe in moto un lungo ed imprevedibile iter giudiziario e burocratico che potrebbe costare caro ai tifosi, costretti ancora una volta, e chissà per quanto tempo, a doversi accontentare di uno stadio cantiere con due settori chiusi e con soli 4792 posti disponibili per singola partita.
La telenovela stadio va avanti. In attesa della prossima puntata, la speranza è che si possa risolvere il tutto bonariamente e che i lavori possano così ripartire veloci.
Per il bene di tutti.