Continuano le presentazioni in casa Cagliari: all'indomani dell'amichevole contro il Catanzaro è il turno di Michel Ndary Adopo.
Ecco le sue parole, riportate sul sito ufficiale rossoblù :
“Sono molto contento, l’accoglienza è stata davvero incredibile. Si ha la sensazione di arrivare in una famiglia, mi sento voluto bene e questo conta tanto. Vengo da due piazze appassionate come Torino e Bergamo, ora c'è Cagliari, che ha una storia gloriosa, un tifo pazzesco, sono fortunato a poter vivere questa realtà.
Il Club mi ha dato una grande opportunità, posso trovare continuità e crescere ancora come calciatore. Il Cagliari mi ha voluto fortemente, io volevo giocare di più, così ho parlato con il mister e il direttore ed è stato facile trovare l’intesa sul progetto.
A Torino ho giocato anche come difensore, ma non è il mio ruolo, mi ero messo a disposizione in un momento in cui mancavano dei giocatori. A centrocampo posso giocare in una mediana a due o da mezzala in un trio, ma mi metto sempre a disposizione della squadra. Penso che la fisicità sia la mia dote principale, porto quantità e aggressività alla squadra.
Il mister mi chiede di andare forte in pressione, di mettere intensità nelle due fasi di gioco, e io cerco di farlo al massimo. Sono arrivato in un gruppo sano, forte e coeso, conoscevo già Zortea e Piccoli, e sto conoscendo gli altri piano piano. Sapevo già tanto di mister Nicola dai tempi torinesi, ho lavorato con Gasperini e Juric, che hanno un approccio simile al suo dal punto di vista dell’intensità e dell’aggressione, ora qui a Cagliari voglio portare cuore e corsa per la causa.
Sono arrivato in Italia a 17 anni, ero solo e all'inizio non è stato semplice, ma mi sono adattato in fretta, ho imparato la lingua in poco tempo, conosciuto tanti italiani e tante persone che mi hanno aiutato, qui sto molto bene. Potrei giocare con le nazionali di Francia, Costa d’Avorio e Senegal... in quale Nazionale giocherei? Si vedrà. La Sardegna ho scoperto che è un posto magnifico, fa veramente caldo, come abbiamo visto nelle prime due settimane di allenamenti, però conoscerò sempre di più quest’Isola splendida.
Il mio nome? In Francia mi chiamano Ndary, per gli italiani forse è più semplice chiamarmi Michel, quindi vanno bene entrambi. Sì, poi c’è sempre la battuta sul cognome e il gioco di parole, ci rido su.
I tifosi sono fondamentali, senza di loro non si va da nessuna parte e dobbiamo ripagarli con il lavoro quotidiano. Sono convinto ci daranno una grande mano come hanno sempre fatto spingendo il Cagliari con la loro passione”.