Il Presidente del Cagliari Massimo Cellino rompe il silenzio e lo fa in merito alla questione stadio. Dopo la riunione di Lega, presentandosi davanti ai cronisti sfoga tutta la sua delusione:
“Sono rientrato dopo due mesi e al Sant’Elia trovo le cose al punto di partenza. Vergognoso! Non esco per strada perché mi vergogno: i tifosi vengono tenuti fuori. Almeno altre duemila persone in curva possono farle accedere. Lo facciano per accontentare i sardi che vogliono stare vicini alla squadra."
Per via del Decreto Monti sulla “spending review”, la Commissione Provinciale di Vigilanza non esiste più e dunque non può decidere se aprire o meno lo stadio almeno a 12 mila spettatori:
“Va sostituita da una commissione tecnica con figure specializzate negli stessi temi. Ma a questo punto, visto le lungaggini e lo stop ai lavori, mi chiedo perché non sia ancora operativa. E soprattutto, come mai non abbia effettuato collaudi e sopralluoghi per aprire lo stadio al completo. Le ragioni? Lasciamo perdere. Voglio stare tranquillo e non avere altri problemi. Se le cose vanno bene agli altri, vanno bene anche a me."
Poi il presidente conclude con durezza:
“Del Cagliari non frega niente a nessuno. Continuerò a battermi ma non posso sfondare i muri. Lopez e i ragazzi meritano tutta la mia gratitudine e quella dei tifosi. Stanno facendo un miracolo, ma in troppi non se ne rendono conto”.