L’ultima amichevole disputata in quel di Macomer, tenendo conto del test poco probante, ha fornito utili indicazioni soprattutto per il reparto di centrocampo. Infatti oltre l’innesto ancora tutto da verificare del carioca Joao Pedro, si è rivisto Daniele Dessena reduce da un lungo periodo che lo ha visto fermo ai box. Le voci di mercato che lo volevano ora a Verona sponda Chievo, poi a bordo della fuoriserie inglese celliniana si sono sciolte sotto il sole cocente. Ora si parla manco a dirlo, di rinnovo e di come Dessena sia un tassello irrinunciabile per i colori rossoblù. La sua duttilità tattica è un aspetto che porterà il centrocampista nato a Parma ad essere uno degli uomini chiave nello scacchiere di Zeman. In una rosa dove davvero nessuno pare avere il posto assicurato, nel centrocampo i tre posti verranno di volta in volta divisi tra i vari Ekdal, Conti, Crisetig, Joao Pedro, Donsah, Dessena, senza tralasciare lo sfortunato svedese Eriksson. Quindi non pare un ipotesi azzardata rivedere il centrocampista classe ’87 arretrare il suo raggio d’azione, rivestendo quel ruolo che per lui non è una novità , ovvero quello di terzino destro. Proprio in difesa, nel ruolo dei due esterni si collocano i maggiori dubbi, con i prodotti del vivaio Pisano e Murru, tra acciacchi e poca fiducia accordatagli, ultimamente paiono aver perso credibilità agli occhi di mister Zeman. Balzano in rampa di lancio e il rientrante Dessena si candidano ad essere oltre che giocatori utili a ricoprire più ruoli, ma interpreti con la fame e la cattiveria agonistica giusta per indossare una maglia da titolare a partire dalla prossima partita. Il recupero completo di Dessena è ancora tutto da verificare, ma il buon Daniele ha più e più volte dimostrato che dove non arriva con la condizione, la grinta che ha da vendere sopperisce a tutto il resto.