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Panchina Cagliari, avanti con Maran

Il tecnico rossoblù non è a rischio esonero

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Nuova pesante (se pur non nel risultato) sconfitta per il Cagliari, che alla Sardegna Arena cade per 1-0 contro il Napoli. Nessuna reazione dopo il ko di Marassi, crollo in classifica e numeri impietosi.

Ben dieci (compresa quella in Coppa Italia) le gare senza vittoria. Ultimo successo in campionato il 4-3 del 2 dicembre contro la Samp. Appena quattro punti raccolti in nove gare, questo il magro, magrissimo bottino colto dalla compagine rossoblù, attesa ora dalla complicatissima sfida del Bentegodi contro il Verona.

Che qualcosa si sia rotto è evidente. La squadra non gira, né fisicamente né psicologicamente. Il “tilt” a seguito dei fatali minuti di recupero contro la Lazio. Da quel momento il  Cagliari è collassato e non si è più ripreso. La bella provinciale che regalava spettacolo e raccoglieva punti giocando alla pari contro tutti (in casa e trasferta) non esiste più, è solo un ricordo.  

E Maran? - Ha certamente le sue colpe e responsabilità, così come il club e i calciatori. La delusione in casa Cagliari (dal presidente Giulini in giù) è enorme. La stagione del centenario, quella che nelle intenzioni e negli investimenti di mercato (specie quello estivo) doveva essere un’annata speciale e di alto livello, rischia seriamente di trasformarsi  in un incubo, in una trappola, un labirinto apparentemente senza uscita. Con la squadra che gara dopo gara scivola sempre più in basso, verso l’anonimato. Insomma, in questo momento c’è ben poco da festeggiare. Tuttavia Maran non è assolutamente in discussione. Seppur sotto la lente (ma nessun nome convince ed è stato preso in considerazione), il tecnico trentino al momento non rischia l’esonero. E non gode neppure di una fiducia a tempo. Maran può contare sulla piena e totale fiducia sia da parte del patron Giulini che del Ds Carli, e contestualemente ha dalla sua la stima incondizionata da parte della squadra (false le voci che parlano di uno spogliatoio diviso e in parte in contrasto e conflitto con il mister). E tutti insieme si lavorerà per venir fuori nel minor tempo possibile da questa pesante crisi. Ad oggi, questo è il credo del sodalizio di Via Mameli.

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