Il quartiere Sant’Elia è sempre stato al centro del progetto di rinnovamento della città che Massimo Zedda ha in mente dalla sua elezione e lo stadio dovrà essere pensato proprio per ribadire questo rinnovamento. Perciò in questi giorni si stanno facendo tante ipotesi su quali siano stati gli argomenti di discussione tra il sindaco e Dan Meis, l’architetto arrivato la scorsa settimana in città con Luca Silvestrone. Ecco a voi alcune delle dichiarazioni del primo cittadino su quanto ha in mente per il futuro Sant’Elia:
“Il nuovo centro polifunzionale sarà un luogo di luce che dovrà contenere e riflettere, non solo simbolicamente, la vicinanza con il mare. Dan Meis ha voluto visitare lo stadio ma anche il lungomare e il Borgo di Sant'Elia. Sa bene che presto il quartiere cambierà aspetto. E lo stadio, in questa prospettiva, completerà in meglio questa trasformazione”.
Il sindaco del capoluogo ha fatto una richiesta precisa all’architetto americano: fare in modo che il nuovo impianto che andrà a progettare conservi parte di quel Sant’Elia che è stato testimone di tanti successi rossoblù, in particolare del Cagliari degli anni ’70. Ecco le parole del sindaco:
“Mi piace pensare, sapendo quanto gli sportivi sardi amano il Cagliari e ricordino sempre con piacere gli anni della grande squadra rossoblù di Scopigno e Riva, che nel nuovo impianto rimanga una traccia, una testimonianza dello stadio attuale: so che Dan Meis lo ha fatto in altri stadi. Quando il nostro ospite ha capito che era mio desiderio non recidere il filo che lega la nostra memoria di sportivi sardi a quella del Cagliari degli anni Settanta, ha annuito e sorriso. Spero che nel progetto che elaborerà, tenga conto di questo particolare”.