Sabato scorso è stato presentato a Cagliari un libro molto particolare. Il titolo è “Rossoblù giorno per giorno”, il suo autore è Boris Carta e la casa editrice è l’Aipsa. L’argomento principale, manco a dirlo, è il Cagliari. Non solo quello che conosciamo tutti, quello che è diventato famoso, quello che aveva i giocatori più forti in Italia, quello che tutti, quando guardiamo le immagini in TV, sogniamo di aver conosciuto, no.
L’autore ha deciso di dare spazio anche al primo Cagliari che giocava in Via Pola, alla squadra che ancora non aveva mai disputato un campionato di serie A, alla rosa che sopravvisse alle bombe del 1943 e si ritrovò con il campo di via Pola impraticabile (una bomba aveva formato un cratere proprio sul cerchio di centrocampo) e la sede di via Napoli distrutta: ed è in questo momento storico, secondo Puppo Gorini, che ha curato la prefazione al libro, che è nato il vero Cagliari.
Perché è un libro particolare? Perché è strutturato come un diario: per ogni giorno dell’anno ci sono avvenimenti che riguardano la squadra dal 1920 ai giorni nostri. Date di nascita, di morte, acquisti di giocatori importanti e di bidoni assoluti, momenti che sono rimasti impressi nei cuori dei tifosi, come la prima promozione in serie A o la rinascita della squadra, sotto la guida di Ballardini, il 27 gennaio 2008, quando il Cagliari vinse in rimonta sul Napoli negli ultimi minuti di una gara maledetta, di una stagione altrettanto maledetta fino a quel momento ma che, da quel giorno, si trasformerà in una marcia trionfale. Ce n’è per tutti: per i più anziani e per i più giovani, per chi ha sempre seguito la squadra e per chi si sta avvicinando solo ora al mondo rossoblù, per chi vuole ricordare e per chi vuole conoscere. Ci sono ben 94 anni di storia, e in questo libro c’è proprio tutta.
Chi è l’autore? Boris Carta è nato a Savona nel 1972 da mamma ligure e papà sardo, originario di San Gavino Monreale e cresce con la passione per i colori rossoblù proprio grazie a sua madre. I fanatici di musica e TV forse lo ricorderanno perché è stato campione a Sarabanda: la musica è l’altra sua grande passione (infatti nel tempo libero fa lo speaker in una radio della sua zona mentre di giorno è impiegato in uno studio legale).