12 aprile 1970, non c’è bisogno di aggiungere molte parole. Chi c’era ricorderà questa data di sicuro, chi non c’era sa che quella è stata una giornata storica per il Cagliari e per tutta la Sardegna, perché qualcuno gliene avrà parlato.

Il primo scudetto, speriamo non l’unico della storia dei rossoblù, oggi festeggia quarantaquattro anni.

Si parla da settimane di cessione della società, nuovo stadio, nuovi proprietari: intorno a tutta la faccenda aleggia un alone di mistero ma l’emissario degli americani, Luca Silvestrone, non fa nulla per nascondersi. Ha manifestato apertamente le intenzioni della cordata made in USA e adesso sta cercando di capire e fare sue la passione dei cagliaritani.

Oggi, nel giorno di quell’anniversario unico, indimenticabile e storico ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la maglia rossoblù numero dieci (una maglia appartenuta a persone che hanno scritto la storia del Cagliari come Ricciotti Greatti e Gianfranco Zola) con il suo nome stampato sopra e ha condiviso con tutti i suoi amici del social network, molti dei quali tifosi del Cagliari, questo pensiero:

“Oggi è l'anniversario dello scudetto del Cagliari, Cagliari-Bari 2-0. Questi giorni mi sono serviti a capire che il Cagliari calcio non è solo business ma cuore e passione. Mi sto innamorando anche io. Questo giorno deve essere di festa per tutti. Noi stiamo lavorando con serietà per realizzare qualcosa di unico. Ci abbiamo messo la faccia, abbiamo preso botte, ci abbiamo messo la faccia di nuovo e abbiamo preso randellate. Ce le teniamo volentieri perché sentiamo il calore di centinaia di tifosi che tutti i giorni dimostrano affetto sincero e ci spronano a proseguire. Il sindaco Zedda si è comportato con grande correttezze e vi assicuro che sta lavorando per realizzare lo stadio, così come Il Presidente ci ha accolto bene e con lui la prossima settimana riprenderemo i colloqui. Chiedo a tutti ora di crederci assieme, chiedo anche al consigliere Farris di non attaccare sempre le persone che stanno rischiando in prima persona, ma di parlare con noi serenamente perché anche l'opposizione deve partecipare attivamente a realizzare questo sogno. Via le bandiere politiche, teniamo alta solo quella del Cagliari. Grazie a tutti, a chi ci vuole bene e a chi ancora è' diffidente perché anche loro amano il Cagliari. Uniti si vince. Un abbraccio a tutti”.