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"Pronti a rilevare la Cagliari Calcio a condizione che si possa costruire il nuovo stadio"

Il Mister X che tratta per conto degli americani ha un nome e un volto

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Nuovi sviluppi in merito alla complessa trattativa tra il Comune di Cagliari, con il sindaco Massimo Zedda in prima linea, e una cordata americana, per la progettazione del nuovo stadio all’interno del quale ospitare le future partite del Cagliari.

Il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Farris, il quale già alcune settimane fa aveva parlato della spigolosa vicenda, ha chiesto a Zedda un “costante aggiornamento sulle trattative in corso e una vigilanza ferrea per garantire la massima serietà degli interlocutori”.
Ma, particolare più interessante, Farris ha rivelato il nome del rappresentante del famigerato “gruppo americano”, interessato ad investire in Sardegna. Lo riportano i colleghi di Casteddu Online e quelli de L'Unione Sarda.

Il suo nome è Luca Silvestrone: ricopre l’incarico di vice Coordinatore Nazionale Imprese presso Confedercontribuenti. È anche Direttore Generale in Emilia Romagna e Veneto, e Direttore Nazionale Ufficio Stampa presso Confcontribuenti Italia. In passato è stato Direttore Generale presso Servimpresa.

Questo il testo della mail che, come rivelato dal politico sardo, Silvestrone avrebbe inviato a Zedda, lo scorso 20 febbraio. L’ultima parte, tra l’altro, è stata riportata ieri sera all’interno del gruppo Facebook “Sport in Diretta” da parte del giornalista dell’Unione Sarda Enrico Pilia, trovando dunque ulteriori conferme:

“Abbiamo provveduto a realizzare uno studio di prefattibilità per la realizzazione dell’impianto polifunzionale a Cagliari, da parte del gruppo americano che mi onoro di rappresentare. Stiamo continuando la trattativa per l’acquisizione della società Cagliari Calcio, che sarà perfezionata se ci saranno le condizioni per la costruzione dell’impianto”.

Silvestrone non è nuovo ad operazioni di tale genere. Nel 2012, infatti, aveva cercato di rilevare il Sulmona Calcio, società militante in Eccellenza, a patto che venisse costruito un nuovo impianto, con la collaborazione di una cordata americana (la Stadia, facente capo al gruppo Rossetti di Los Angeles). Sarebbe dovuto essere uno stadio da 12.000 posti, accompagnato però anche da un centro commerciale con un supermercato alimentare, da uno store di informatica, elettronica, hobbystica, da un ristorante, un bar e una caffetteria.  E ancora da un albergo, palestre, una piscina coperta, un cinema multisala, un campo da calcio esterno, campi da tennis e una piscina scoperta con tribune e spogliatoi.

Una vera e propria operazione commerciale, finalizzata a portare turismo nella città abruzzese. All’epoca Silvestrone aveva affermato: “Lo stadio è solo una parte del progetto. L'obiettivo finale è quello di far nascere a Sulmona un centro polifunzionale che porti in Valle Peligna migliaia di visitatori da ogni parte dell'Abruzzo e non solo”.

Peccato che l’avveniristica operazione terminò con un nulla di fatto.

Conclude Farris: “Invito il sindaco Massimo Zedda a tenere costantemente aggiornato il consiglio comunale sull’iter avviato per la realizzazione del nuovo stadio: è necessaria una vigilanza ferrea per garantire la massima serietà degli interlocutori, per il bene della città e della squadra che la rappresenta. Il materiale fornito alla stampa sarà riversato in un’interrogazione che depositerò a breve in consiglio comunale”.

Staremo a vedere come proseguirà la vicenda. Ma, intanto, ci sorge spontaneo un interrogativo: “Massimo Zedda potrà mai dare l’ok per un progetto simile?”.

Per ora, vi possiamo mostrare le immagini del progetto (irrealizzato) dell’impianto di Sulmona. Facciamo giudicare a voi, nella speranza che il nuovo stadio di Cagliari possa avere un’estetica un poco differente.

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