Il commissariamento della Lega di Serie A ora è diventato realtà.

Il consiglio Federale, infatti, ha nominato il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, fresco di secondo mandato, commissario straordinario. L'elezione è avvenuta ad unanimità.

Il nuovo commissario nominerà un gruppo di esperti per riformare lo statuto federale, vero punto di discordia tra le 20 squadre partecipanti alla Serie A, e altresì due sub commissari.

Dopo la seduta, sono arrivate le dichiarazioni dello stesso Tavecchio, che ha voluto fare chiarezza sul momento particolarmente delicato del nostro calcio.

"Il mio un commissariamento breve? Gli incarichi che ho preso sono sempre stati brevi e pratici, d'altronde ho duemila controlori sulla testa. Il mio periodo di gestione, se possibile, sarà breve, ma se la gattina fa tutto in fretta i figli nascono ciechi", ha detto Tavecchio.

"Il comitato olimpico nazionale italiano è il primo organo sportivo a vigilare e non posso considerarlo come nemico. Il ministro dello Sport? È un organo superiore e non è  mio nemico. Sarò contento come tutti se la partita della Lega di A si chiudesse entro sei mesi. Io, il Dg federale, Michele Uva e gli altri abbiamo anche altre problematiche da risolvere".

"Nessuno ha voluto questa situazione e non mi sono mai svegliato con il pensiero di diventare commissario. Dobbiamo fare in fretta ma anche portare a casa dei risultati. La ricchezza del nostro sistema dipende dalla Lega di A e non possiamo permetterci il lusso di avere di un organismo autogovernato dai medesimi soggetti".