Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sai Daniele, volevo dirti che ci mancherai

Una notte magica al Sant'Elia per l'addio al calcio di Conti

Condividi su:

Le loro strade si erano già divise un anno fa, quando lui la salutò tra le lacrime. Eppure, in tutto questo tempo, lui proprio non era riuscito a fare tanta strada. Era rimasto sempre lì, aggrappato a lei, perché sedici anni non si scordano, perché non basta una vita a dimenticarne un'altra. Figuriamoci un solo anno. Ieri, dopo questi 365 giorni passati a ricordare i bei tempi assieme, lui si è voltato. Scoprì così che lei non aveva preso la propria strada, quel giorno in cui si separarono. Era rimasta al bivio, ad aspettarlo. Voleva l'ultimo saluto. E fu l'ultimo bacio. E fu il più bello di tutti.

L'ultimo bacio, l'ultimo fazzoletto sventolato dal treno in partenza, chiamatelo come volete. Fatto sta che ieri il Cagliari ha salutato una grossa fetta di sé stesso. Ieri il popolo rossoblù ha reso omaggio a quel ragazzo che sbarcò nell'isola nell'estate del 1999. Era "Su fill'e Bruno Conti", diventò un pilastro del centrocampo rossoblù, poi una bandiera, poi un'icona. Oggi una leggenda

La notte del 23 maggio 2016 non sarà dimenticata facilmente, più probabilmente non sarà dimenticata mai. In un clima da romanzo un'enorme maglia numero 5 con il nome Conti è apparsa in Curva Nord, tra la commozione e la voglia di gridare a Daniele che per tutti i rossoblù c'è solo un capitano, lui. Uno da 464 partite e 51 gol con la stessa maglia, che vuoi che sia. Uno che ha passato sedici anni in quest'isola rifiutando i milioni di squadre ben più blasonate per amore della maglia, roba da niente. L'uomo con più presenze nella storia del Cagliari, bazzecole.

Conti è la dimostrazione che non serve nascere in Sardegna per sentirsi sardo, perché essere sardi è un sentimento, è un tatuaggio sul cuore, è un'incisione sul petto. Ed è anche piuttosto facile voler bene a questa terra, ma quando è questa terra a voler bene te, qualcosa di speciale tu ce l'hai. Questa terra non ha voluto bene a Daniele, l'ha amato. E lo farà per sempre.

Perché non c'è Cagliari senza Conti, per tutti quei bambini che si stanno facendo raccontare i suoi gol dai loro padri, per tutti quei ragazzi che erano bambini quando lui esordiva con questi colori, per tutti quei giovani diventati uomini con lui, per tutti quegli anziani che hanno preso un capello bianco ad ogni partita disputata dal Capitano.

Forse ho sbagliato a scrivere tutto questo per te, Daniele, perché quelli come te non andrebbero raccontati ma solo osservati ed ammirati.
Ma sai Daniele, volevo dirti che ci mancherai.

Per sempre con te.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook