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Il bipolarismo Zemaniano

L’analisi del match contro la Lazio

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A volte servirebbe che la vita, come anche una partita di calcio, fosse come un film. Un film in piena regola, con un cast ed un regista. Così potresti provare la scena, guardarla, poi se non ti piace la tagli e ciak, si gira. Se solo ciò fosse possibile, qualsiasi regista tifoso del Cagliari avrebbe deciso di eliminare quei primi 45 minuti, eseguire un bel montaggio e si parte dal secondo tempo. Sarebbe stato perfetto per il Cagliari di ieri sera: prima frazione terribile, dove i rossoblù erano davvero irriconoscibili, lontani anni luce da quella brillante squadra che aveva annichilito l’Empoli e concesso il pari al Milan. Poi il risveglio, un inizio di ripresa fantastico, il gol della speranza, il rosso ad Ibarbo che non ha fermato la voglia di remuntada sarda ed il gol di Joao Pedro (tutto vero, non fa parte del film). Siamo sicuri che senza l’espulsione del colombiano il Cagliari non sarebbe riuscito a centrare l’impresa? Questo non lo può sapere nessuno, fatto sta che alla fine la partita è finita 4-2 per la Lazio, zero punti e zero sorrisi. Peccato, perché ormai ci avevano preso gusto un po’ tutti ad ammirare le gesta di Zemanlandia. Bisogna ripartire da quel secondo tempo in cui i sardi hanno dimostrato che, con la voglia di ammazzare le partite, non c’è squadra o stadio che tenga. Parlavamo di Ibarbo e di cosa sarebbe potuto essere con lui in campo e non è stato. Aldilà della generosa espulsione, il sudamericano si muove molto, dà sempre l’impressione di poter essere pericoloso e molto spesso fa anche paura, ma poi raccoglie poco e nulla, perché risulta ancora poco incisivo in fase di finalizzazione. Ieri ha trovato in Braafheid un cliente scomodo, che gli ha messo la museruola e l’ha fermato spesso e volentieri. Male anche Conti che, oltre ad essersi pigliato la sua 179esima ammonizione, ha rallentato il gioco in diverse occasioni. La difesa oggi non ha proprio convinto, a differenza delle scorse partite. Balzano è partito dalla panchina ma ormai appare chiaro ed evidente che sia una spanna sopra Pisano, a sinistra l’assenza di Avelar si è sentita eccome e la coppia Ceppitelli-Rossettini non ha reso come al solito. Ha invece stupito positivamente Benedetti, che al suo ingresso in campo ha annullato gli attaccanti biancocelesti e si è pure concesso il lusso di servire l’assist a Joao Pedro. Ottimo anche il subentrato Balzano ma ormai non è una novità. Così come non lo è Ekdal, che quest’anno si sta consacrando, diventando un centrocampista a 360 gradi. E allora ripartiamo da qui, da quei secondi 45’ in cui i rossoblù hanno spaventato una Lazio convinta ormai di potersi permettere un secondo tempo di tranquillità. Rimuoviamo quella prima frazione. Ciak, si gira. 

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