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Ciò che mancava

L’analisi della partita contro la Salernitana

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Il Cagliari ha vinto lo scontro diretto salvezza contro la Salernitana con il punteggio di 4-2. I rossoblù si sono assicurati tre punti importantissimi per la corsa alla Serie A probabilmente condannando i granata ad una retrocessione annunciata. Lo hanno fatto proponendo una prova d’autorità  - anche se macchiata da tre minuti di follia che avrebbero potuto pesare molto nell’economia del risultato - impreziosita dalla doppietta di un giocatore su cui nessuno sperava più: Eldor Shomurodov.

Nel primo tempo il Cagliari ha vissuto la classica giornata che capita quando ci si confronta con un avversario in palese difficoltà: due gol sul velluto (Lapadula e Gaetano) ed uno annullato allo stesso centrocampista, pochi rischi e la sensazione che tutto vada per il meglio. Sensazione che si è addirittura rinforzata nella ripresa quando Shomurodov, appena entrato in campo, ha firmato il gol del 3-0 che sapeva di liberazione personale. 


Il calcio però spesso è imprevedibile e anche stavolta si è rivelato tale. La Salernitana infatti, mossa dall’orgoglio e aiutata da una serie di sbavature dei padroni di casa, si è riversata in avanti riuscendo a realizzare due reti nell’arco di tre minuti con Kastanos e Maggiore. Col parziale in bilico, le due squadre sono andate avanti per circa un quarto d’ora finché Fazio ha regalato il pallone in zona pericolosa alla punta uzbeka provocando di fatto la sua doppietta, nonché il gol del definitivo 4-2.

Cosa ha lasciato questa gara? Due cose. Primo: per la corsa salvezza - forse la più competitiva degli ultimi anni - c’è anche il Cagliari, che da ieri guarda il futuro con più ottimismo fuori dalla zona retrocessione. Secondo: è tornato Shomurodov. Se Mina e Gaetano non sono più sorprese, questo ragazzo lo è eccome. Il suo risveglio potrebbe fare molto comodo in termini di contributo in zona gol e dare al Cagliari ciò che mancava per accendere un reparto avanzato apparso un po’ spento negli ultimi tempi.

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