Il Cagliari non trova continuità . La vittoria contro il Como aveva riacceso la luce e la speranza per un nuovo inizio, ma non c'è stata ancora una ripresa. Contro il Cittadella è arrivato un pari: i rossoblu hanno avuto un uomo in più per un tempo, ma nonostante questo non sono riusciti a segnare un gol. Si sono visti sprazzi di un gioco migliore rispetto agli ultimi mesi, ma non è bastato.
Bisogna che accada quello che aveva detto Claudio Ranieri il primo giorno del suo ritorno in Sardegna, ovvero la necessità di calarsi nella realtà della Serie B. Ci vorrà un po', anche se di tempo non ce n'è molto, visto che siamo entrati nel girone di ritorno e l'obiettivo fissato è quello dei 67-69 punti.
Il Cagliari contro il Cittadella ha avuto la colpa di non aver azzannato l'avversario quando è restato con un uomo in meno, ma anzi, non ha fatto nulla per cambiare veramente la gara. Anche i cambi sono stati tardivi: uno spaccapartite come Luvumbo è entrato a soli 5' dalla fine, ma anche le altre sostituzioni sono arrivate negli ultimi 10' di gioco.
Si è rivisto il Cagliari dell'anno scorso, quello poco convinto di portare a casa la partita. Il problema di questa squadra è di tipo mentale, non tecnico o fisico. Manca quella componente caratteriale che è fondamentale per affrontare la B. Ranieri cercherà di portarla, anche grazie alla sua esperienza, ma non può avere la bacchetta magica.
Se il Cagliari vuole centrare i play off non può non vincere due gare di fila. Nessuno chiede un filotto di otto partite, ma serve trovare continuità . Senza quella, non si va da nessuna parte.