Non vedevamo l'ora. Prima giornata dell'anno primo D.C. (Dopo Cellino si intenda). Giulini e Zeman come l'alba di una nuova era, l'entusiasmo della gente alle stelle, come non si vedeva da tempo. Questo 31 Agosto abbiamo messo da parte volentieri ombrelloni e racchettoni, qualcuno è volato a Reggio Emilia, ha smesso di nuotare e ha cominciato a cantare. Altri hanno sostituto la sdraio da mare con la poltrona di casa. Tutto ciò vuol dire una cosa sola: è ripartito il campionato.
Il Cagliari torna in Sardegna con un buon punto in saccoccia, facendo la partita e svestendo i panni della provinciale, giocando un match propositivo nonostante fosse in trasferta. Il Sassuolo è una squadra ostica con buone individualità, con giovani di talento che stanno migliorando a vista d'occhio, l'approccio alla gara era fondamentale. I rossoblù si sono rivelati molto determinati sin dall'inizio, cercando di giocare sempre la sfera, a partire da Ceppitelli e Rossettini che hanno toccato un gran numero di palloni. L'azione è partita spesso da loro come vuole Mister Zeman. Dietro di loro c'era un portiere aspirante libero, l'intrepido Colombi. L'estremo difensore si è reso protagonista di alcune uscite davvero coraggiose, finendo a terra ben due volte in seguito a scontri di gioco con gli attaccanti neroverdi. La retroguardia si è schierata altissima in pieno stile boemo e ha retto bene per quaranta minuti, sino al gol del Sassuolo. In quell'occasione i giocatori sardi sono stati un po' molli nel tornare in difesa, si è innescato un due contro due in contropiede finalizzato da una magia di Zaza che ha lasciato senza colpe Colombi. A centrocampo Conti è sempre una sicurezza mentre Crisetig è migliorato col passare dei minuti, convincendo soprattutto nel secondo tempo. Se il Cagliari ha trovato immediatamente il pareggio deve molto a Balzano, subentrato all'infortunato Pisano. Il terzino ha eseguito alla perfezione un must del calcio Zemaniano: inserimento dietro la difesa del laterale, servizio dal centro, cross e gol della punta, Sau, tutto senza sollevare mai la palla. Il possesso palla è stato ampiamente a favore del Cagliari, che però non ha trovato occasioni particolarmente pericolose nella seconda parte di gara. Farias, a sprazzi incontenibile nelle scorse apparizioni, è stato meno brillante del solito. Uno dei migliori in campo è stato l'autore del gol, Marco Sau, che sembra perfettamente a suo agio nel ruolo di centravanti. Miglioramenti per Longo, che quando ha rilevato il bomber di Tonara ha eseguito qualche buona giocata. Buona partita anche per Avelar, che ha retto perfettamente il duello con Berardi, non il più facile dei compiti. Forse alla distanza il Cagliari avrebbe meritato qualcosina in più, ma la prestazione convincente è di buon auspicio, considerando che il massacrante lavoro estivo di Zeman non è stato smaltito ancora del tutto. Alla ripresa del campionato i rossoblù dovrebbero riacquistare freschezza e allora si possono sperare grandi cose. Sembrava soddisfatto anche il tecnico boemo a fine gara. Ai microfoni si è lasciato andare persino a qualche battuta. Forse anche lui non vedeva l'ora.