Doveva essere la stagione della consacrazione. Ma non riusciva ad azzeccarne una, e dopo la rete della seconda giornata, siglata contro il Milan, stava pian piano venendo risucchiato in un profondo buco nero.
E invece è tornato, prima domenica scorsa, consentendo al Cagliari di acciuffare il pareggio con il Sassuolo. Poi ieri, timbrando due volte il cartellino e conducendo la squadra alla vittoria contro il Genoa.
Finalmente Marco Sau ha dimostrato di poter ancora essere decisivo. Tre gol in due giornate non possono che essere un chiaro segnale del ritorno del bomber di Tonara.
La prima rete è stata da grande attaccante: Sau ha eluso gli interventi dei difensori liguri, scaricando un potente tiro che non ha lasciato scampo a Perin. La seconda è invece frutto di un episodio: da una rovesciata sbagliata di Nenè, Sau si è ritrovato tra i piedi la palla della vittoria, e non ha dovuto far altro che, in spaccata, depositare in porta.
Pattolino, come veniva soprannominato da piccolo per le sue caratteristiche fisiche, è sempre stato un ragazzo schivo, riservato, che preferisce parlare in campo piuttosto che in maniera tradizionale.
Cresciuto nelle giovanili del Cagliari, ha girovagato un po’ tutta l’Italia. Girato in prestito al Manfredonia nel 2007, segna 10 reti in 31 partite. Poi l’Albinoleffe, con la quale non riesce mai ad andare in gol, e il Lecco, dove segna 4 reti. L’estate successiva il Cagliari riscatta la metà del cartellino e lo manda in prestito al Foggia: qui, il modulo del mister Zeman esalta le sue doti da bomber, e sigla 20 gol in 33 presenze. Nella stagione 2011/2012 passa invece alla Juve Stabia, dove riesce, seppur in una categoria superiore, a migliorare il proprio bottino, raggiungendo quota 21 realizzazioni.
Il Cagliari allora, vedendo le sue gesta nelle categorie inferiori, non può fare altro che riprenderselo. La prima stagione in rossoblù è più che positiva, e Sau riesce a trovare il gol per 10 volte, diventando il primo giocatore sardo ad andare in doppia cifra nel campionato di serie A con la maglia della squadra sarda. Viene anche convocato da Prandelli in Nazionale.
Non ha cominciato nel migliore dei modi l’attuale stagione, ma l’odore di un Natale che si avvicina e il pensiero verso i suoi conterranei colpiti dall’alluvione, devono aver risvegliato in lui l’istinto del bomber, che non può essere dimenticato.
Pattolino è tornato, e non può fermarsi più. Il Cagliari ha tanto, tantissimo bisogno di lui.
E ora possiamo, anzi dobbiamo, festeggiare la vittoria intonando forte il coro: “O malea simpalau, è tornato Marco Sau!”