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Sistemare non significa pulire: Cagliari, rovinato l'outfit perfetto

L'analisi del match contro il Benevento

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Camicia pulita. Di lino, bianca, bella, linda, stirata. Solo che alla prima portata ecco la macchia di sugo, quella che rovina l'outfit perfetto. A questo punto puoi metterla in lavatrice e lavarla, oppure spruzzarci sopra un po' di smacchiatore spray. La macchia risulta coperta ma non è andata via.

La clamorosa rimonta, maturata nel recupero più in modo casuale che per gli sforzi di un assalto riuscito, è l'oppio di una partita scippata a mano armata a un Benevento che avrebbe strameritato di portare a casa.

Il Cagliari in versione animale notturno sta nell'ombra per 90', poi si mette a giocare a tempo scaduto e vince la partita, godendo dell'effetto rebound del saccheggio di Immobile.

Tre punti tanto brutti e immeritati quanto pesanti, perché una sconfitta contro i campani avrebbe messo in crisi le certezze e la classifica, già di per sé abbastanza scricchiolante: è così che una domenica nera che più nera non si poteva è diventata un jackpot.

Ora la zona retrocessione è coperta da un cuscinetto di cinque punti e tre squadre, abbastanza per tirare il fiato, non sufficienti per staccare la spina.

Intanto il Cagliari si coccola il nuovo rigorista, un veterano di ventuno anni che si prende la responsabilità del matchball e lo converte, risolvendo la grana del tiro dagli undici metri che aveva accompagnato per tutto il girone d'andata dei rossoblù non esattamente robinhoodiani.

Può sorridere anche il parco attaccanti, che da ieri conta su un uomo in più: positivo l'ingresso in campo di Ceter, che ha dato ampiezza ad una squadra che non saliva mai, giocando di sponda e dimostrando di avere anche un passo importante. Certo sarà difficile scalzare un Pavoletti che sta iniziando a trovare la porta più spesso, è ancor di più sarà sostituirlo a parità in corso, dato che l'ex Napoli sembra esaltarsi nelle fasi finali della gara, quando le speranze di affidano a palloni sporchi lanciati in mezzo all'area come preghiere in attesa di una zuccata  che sistemi la camicia sporca.

Ma si sa, sistemarla non significa pulirla, e a furia di lasciarla sporca si rischia che si impregni e che diventi necessario buttarla via.

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