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Conti: "Studio da allenatore. Un futuro nello staff del Cagliari? Ci terrei molto"

L'ex Capitano rossoblù ai microfoni di Radiolina

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I tifosi del Cagliari possono finalmente tornare a sentire la voce di Daniele Conti: una vita in rossoblù, per tutti il Capitano, l'ex numero 5 rossoblù è intervenuto ai microfoni di Radiolina all'interno del programma "Il Cagliari in diretta".

Ecco le sue dichiarazioni:

"Sto bene, dai. Ora sto facendo un corso per il patentino di UEFA B a Roma. L'idea di fare l'allenatore mi piace, anche se sarà difficile il cambiamento dalla vita del giocatore. Quando vivi lo spogliatoio e sei il capitano, capisci cosa pensano i giocatori. Però non è semplice controllare 25 giocatori diversi. Allenare insieme a Lopez? Con lui ho sempre avuto un rapporto eccezionale, una battuta ogni tanto ci sta. Io devo ancora incominciare, lui sta già dimostrando il suo valore.

Un futuro nello staff di Cagliari? Ci tengo molto, ma è chiaro che una volta terminata la carriera di giocatore, si possono prendere diverse strade. Il ritiro della maglia numero 5?  Sinceramente, non mi sono mai posto questo problema. Sono scelte che spettano alla società, ma io non lo ritirerei.

A chi la darei? Non lo so, ora come ora mi farebbe effetto vedere un giocatore con quel numero. Il mio rapporto con Agostini? Mi è mancato troppo quando non abbiamo giocato insieme, visto che andavamo insieme al campo.

Aveva un rapporto leale, anche se litigammo in diverse circostanze, ma questo ci sta. Tenevamo così troppo al Cagliari che davano il massimo per la maglia, con la quale abbiamo condiviso gioie e dolori. Ci prendevamo la responsabilità soprattutto nei momenti difficili, seppur fossimo stati bersagliati troppo. Questo ha dato fastidio, però è il gioco delle parti.

I senatori, per come l'ho vissuta io, si diceva che mandassimo via gli allenatori. Questo non è vero, perché nello spogliatoio si è sempre cercato di fare gruppo nei momenti difficili, ma la gente poi dice quello che vuole. Io non ho mai pensato chi fosse il mio allenatore, l'unico obiettivo era far bene per il Cagliari.

Quando guardo la partita in TV, penso al non essere in campo, ma penso di aver fatto la scelta giusta. Non riuscivo a dare il massimo, non volevo rubare altri soldi al Cagliari. I contatti con Torino e Palermo? Solo chiacchiere, ho accantonato tutto da una parte.

Dopo 16 anni qui, non riuscirei ad indossare altre maglie. All'estero possibile esperienza, ma in Italia no. 

Di Gennaro e Fossati? Stanno dimostrando il proprio valore. La squadra si è rinnovata, credo possa vincere il campionato alla grande, con elementi che hanno esperienza in Serie A. Sono due bravi giocatori, in gamba. 

Il gol più bello? Quello contro il Napoli, di testa. Ma non la bellezza in sé, ma per l'importanza di quella vittoria".

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