ll Cagliari è dei giovani. A dirlo non è uno qualunque, ma Luigi Di Biagio, Commissario tecnico della nazionale italiana under 21 che, non a caso, inserisce il blocco dei giovani rossoblù ogni volta che dirama le convocazioni della sua squadra.
Partendo dal tema “Verde”, il diciannovenne napoletano che ha sconfitto praticamente da solo il Cagliari nella gara tra i rossoblù e la Roma di domenica scorsa, il tecnico esamina la situazione del calcio italiano in cui, troppo spesso, i giovani italiani vengono scavalcati dai pari età stranieri che valgono di più economicamente ma a cui però, frequentemente, non corrisponde un pari valore tecnico.
Di Biagio elogia quindi le squadre che hanno fatto della linea verde nostrana una filosofia e, tra queste, nomina proprio la società di Tommaso Giulini:
"Ci sono più scuole di pensiero tra gli allenatori di A. C'è chi, per esempio come Sassuolo, Cagliari, Sampdoria, Empoli, Genoa, punta con convinzione sui giovani. Altri, legittimati, si affidano a loro solo in caso di necessità. Non si tratta di crederci o meno, per un giovane l'esordio in uno stadio davanti a sessantamila spettatori non è semplice. Un tecnico di una grande squadra deve stare attento agli equilibri, anche dei ragazzi".
Infine, un altro punto che tocca il Cagliari da vicino: l’importanza di avere in squadra giovani nati e cresciuti nel vivaio della squadra in cui giocano, di cui non siano solo “dipendenti” ma anche tifosi:
"E' purtroppo mancato negli ultimi anni il senso di appartenenza - osserva Di Biagio senza nascondere una certa amarezza - Sarebbe bello se nelle squadre giovanili ci fossero tanti calciatori nati nella città del club. Ma è anche vero poi che chi è forte riesce a uscire".