Un altro dei nuovi acquisti del Cagliari di Davide Nicola si è raccontato dal ritiro valdostano. Oggi è stato il turno di Mattia Felici.
Ecco le sue parole, rilasciate ai microfoni della società isolana:
“L’impatto con Cagliari mi ha emozionato subito, a partire da quei primi minuti all’aeroporto con l’abbraccio della gente, le sciarpe , i media presenti. Non me l’aspettavo e mi ha dato molta carica, aggiungendo ulteriori motivazioni a quelle che mi hanno portato qui.
Non ho ancora avuto modo di vivere la città perchè mi sono subito tuffato nel lavoro e nel ritiro ma sono sicuro che ci siano tutti gli ingredienti per fare bene. Sappiamo innanzitutto di doverci salvare, è il primo obiettivo, e se arriverà qualcosa di più sarà tutto guadagnato.
Stiamo lavorando bene, con molta intensità e carichi importanti a livello di corsa e forza. C’è un gruppo con alcuni volti nuovi, il livello è alto, per me che vengo dalla Serie B si è alzato . Non vedo l’ora di iniziare con le partite ufficiali.
Con mister Nicola stiamo lavorando su un ruolo che nella scorsa stagione ho fatto poco, ma penso che la duttilità sia una delle mie qualità. Io nasco come esterno offensivo, amo giocare sulla fascia in zona d’attacco, anche se nella scorsa stagione ho curato molto quella difensiva e, come si è visto contro il Como, posso giocare più sulla trequarti.
Ho fatto la gavetta: a 17 anni ero in Serie D a Palermo, in una piazza molto calda come Cagliari, con tifosi davvero appassionati quali sono quelli rossoblù. Poi Trieste, Salò e adesso questo nuovo step che spero mi riservi tante soddisfazioni. Il sogno di ogni bambino è arrivare ai massimi livelli, me lo sono conquistato e quindi voglio giocarmi le mie chance.
La mia ragazza ha origini sarde, il padre era di Goni e grande tifoso del Cagliari. Ho visto la sua stanza interamente rossoblù con molti cimeli del Cagliari, so quanto ci teneva e quando c’è stata la possibilità del trasferimento ho pensato che fosse un segno del destino.
Se guardo indietro rivedo i tanti sacrifici che ha fatto nel corso degli anni. Sicuramente tutto parte dalla famiglia, il supporto dei miei genitori e di mio fratello è decisivo in tutto quello che faccio. Mi sostengono sempre, ogni giorno, vengono a vedermi quando possibile nelle gare casalinghe o in trasferta, averli accanto mi aiuta tantissimo.
Ho ammirato a lungo Nainggolan quando giocava nel Cagliari, calciatore devastante che poi è arrivato a Roma e ha confermato le sue doti. Molti romani, come Daniele Conti, i mister Claudio Ranieri e Carlo Mazzone, tra gli altri, hanno scritto la storia del Cagliari e so cosa rappresentano per la gente. Io darò sempre il massimo per questa maglia e, chissà, magari un giorno si potrà dire che ho rinverdito questo legame”.