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Viola: "Non facciamo proclami, non vedo l’ora di iniziare"

"Nicola? Mi sembra di conoscerlo da tantissimi anni"

La Redazione
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É tornato a vestire la maglia rossoblù dopo alcuni giorni di incertezza, rendendo ufficiale il legame con il Cagliari per ancora (almeno) un altro anno. Nicolas Viola ha parlato ai microfoni del sito ufficiale rossoblù e ha analizzato la situazione isolana a 360°, a partire dalla stagione conclusa con la salvezza per poi dare una sua impressione su quella che è appena iniziata.

Ecco le sue parole:

"È stato un viaggio particolare perché, per quanto io potessi essere senza squadra, io mi sentivo un giocatore del Cagliari, quindi le emozioni che ho vissuto sono figlie di questa situazione. Sono molto felice e soddisfatto del mio percorso finora, ma so che arriverà ancora del bello. È stata una bella emozione, ho ricevuto tanti messaggi, tante manifestazioni d’affetto e tanti ringraziamenti, ma in realtà sono io che devo dire grazie perché sono qui perché ci hanno creduto il mister e la società ma ci hanno creduto soprattutto i tifosi e dico io grazie a loro. 

Sono sempre stato me stesso e questo era l’importante, dovevo manifestare quello che faceva parte delle mie caratteristiche, sia in campo che fuori, è un punto di partenza e sono convinto che ci saranno delle belle emozioni e belle sensazioni, dentro e fuori dal campo. 

È stato un campionato non facile ma meraviglioso perché la squadra ha sempre dimostrato nei momenti di difficoltà di esserci e, quando accadono queste cose, penso che il gruppo abbia fatto la differenza. Si è concluso un cerchio meraviglioso, ricco di soddisfazioni ed emozioni. 

Ho parlato con il mister e, la cosa che mi ha stupito,è che mi sembrava di conoscerlo da tantissimi anni nonostante non l’avessi mai visto e non avevo mai avuto modo di approcciarmi con lui, ed empaticamente mi ha trasmesso tanto e sono convinto che non sia solo una mia impressione ma è un’impressione di tutti. 

Abbiamo gettato le basi per qualcosa di importante e sono sicuro che quello che verrà sarà perché vogliamo  qualcosa che renda felice tutti quanti, senza fare troppi proclami sono sicuro che, partita dopo partita, questa squadra sarà determinante in tutti gli aspetti, e non vedo l’ora di iniziare. La responsabilità mi appartiene, so qual è il mio futuro e sono convinto di poter dare qualcosa ai più giovani e ai meno giovani, quindi non vedo l’ora di dimostrarlo. 

Siamo in costante crescita, questo è il mio punto di vista, ogni giorno e ogni anno cresciamo di più, io credo molto nella crescita e nel miglioramento, lascio scorrere tutto quello di buono che la vita mi sta dando, sono convinto di essere un giocatore diverso rispetto a prima, ringraziando il ragazzo che sono stato, perché mi ha portato ad essere l’uomo che sono oggi.

Questi due anni a Cagliari sono stati fondamentali per me, perché mi hanno aiutato a crescere, dal punto di vista umano, e mi hanno permesso di mettermi in gioco con delle cose che prima non ero abituato a fare e se ci sono stati momenti bui ho visto delle opportunità che mi hanno aiutato a diventare la persona che sono adesso. Cagliari mi ha dato tantissimo e io ho ancora tanto da dare a Cagliari, e non vedo l’ora di iniziare." 

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