“Ogni anno mi ripeto sempre la stessa cosa, ovvero di giocare un altro anno e poi andare in un contesto diverso. Sogno la Premier, dove penso di poter dare il meglio di me. Il modo di giocare si sposa con le mie peculiarità”. Così l'attaccante del Cagliari Giovanni Simenone ai microfoni del The Guardian.
“Da piccolo - racconta - giocavo con ragazzi che non avevano grossi mezzi materiali, ed infatti mi chiedevano perchè giocassi a pallone nonostante avessi soldi. Molti di loro giocavano proprio per cercare di arrivare ad un determinato livello ed aiutare così la loro famiglia. Mio padre mi ha sempre lasciato libertà nelle scelte. Io sarei voluto diventare centrocampista, come lui, ma mi diceva di andare avanti e tirare. Il paragone con lui per certi versi mi infastidiva. Quando al River hanno iniziato a chiamarmi Cholito, io rispondevo che ero solo Giovanni”.
Fino a 35 anni
“Devi essere pronto a tutto. Il tempo passa in fretta. A me credo rimangano dieci anni di carriera, a 35 anni finisce tutto”.