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Di Francesco: "Duncan giocatore gradito, siamo in difficoltà"

"Ci è mancato un pizzico di fortuna"

La Redazione
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Atalanta-Cagliari, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, è terminata con il risultato di 3-1 e sono così i nerazzurri a passare il turno. Eusebio Di Francesco è appena arrivato ai microfoni della Rai per commentare la prestazione contro gli uomini di Gasperini.

Ecco le sue parole:

Analizzerei più specificatamente la formazione di stasera, l’età media era bassissima. Ci sono difficoltà, problemi, non potevamo far giocare la partita a giocatori come Nainggolan e Godin che non sono al meglio. Abbiamo sofferto ma non ci siamo mai disuniti. Peccato per il terzo gol ne momento in cui stavo operando dei cambi offensivi. 

Al Milan penseremo quando torneremo a Cagliari. Oggi c’era l’Atalanta, una squadra forte e si vede da chi loro possono far entrare dalla panchina. C’è una grossa differenza con noi, sono una squadra forte, ormai una realtà.

Secondo me alla lunga abbiamo fatto tanti gol ma ne abbiamo presi troppi. Siamo passati attraverso diversi problemi, partite che non avremmo meritato di perdere come con la

Fiorentina. Il calcio è questo, siamo l’incudine al momento. Ora non mi interessa come si fanno i punti, mi interessa farli e basta. Oggi occorre essere concreti per poi ricominciare a giocare con fiducia come piace a me.

Rog? Il fatto di avere giocatori fisici in mezzo al campo è fondamentale. Nel calcio moderno non si può fare a meno di questi giocatori. Rog ci dava questo, fisicità e muscoli. Stiamo lavorando per sostituirlo. Duncan? È un giocatore gradito.

Ci è mancata un pizzico di fortuna con i giocatori e non ho potuto dare continuità alla formazione come avrei voluto. Il Calcio è come un normale progetto aziendale: si vuole tutto e subito ma certe volte non è possibile. Per uscire dal momento negativo serve lavorare. Poi il COVID ha cambiato il nostro modo di vivere e lavorare. Pensate che in una partita ho dovuto aspettare gli esiti dei tamponi prima di dare la formazione.

Il derby di domani? Non lo sapevo, al momento penso solo alla mia squadra. Per lavorare bene serve senso di appartenenza.

Sono preoccupato? Quando si perdono 5 partite consecutive significa che i problemi ci sono e io ci metto la faccia. Aldilà dei sistemi di gioco, parliamo di principi. Il modulo serve solamente per mettere un giocatore nella posizione di campo che preferisce”.

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