“Giocare per l’Argentina è unico. Parlo con i miei amici e mi chiedono come ci si sente ad allenarsi con certi giocatori. Ma per me non è solo per allenarmi. È tutto, sentirmi un giocatore della Nazionale è un dono, un premio che ho conquistato e ora devo dare tutto”. Così il bomber del Cagliari Giovanni Simeone ai microfoni de La Nacion.
Il padre
“Ha una passione incredibile, ti fa superare i tuoi limiti. Non sei influenzato dal sacrificio e, cosa più importante, non sei influenzato dal peso di quando le cose vanno male. Vai a chiedere al tuo allenatore, mi dice. Perché ti metto delle cose in testa, se poi l'allenatore vuole qualcos'altro?".
Il gol
“Papà, quando ero ragazzo, mi diceva che dovevo andare in Italia per imparare. Il calcio qui è molto difficile. Un gol in Italia vale il doppio che altrove. Amo quel paese. Questa cultura della pasta, della pizza. La mia ragazza è italiana”.