La gara tra Cagliari e Sassuolo è terminata con il risultato di 1-1 e Walter Zenga è appena arrivato ai microfoni di Sky per commentare la prestazione della sua squadra.
Ecco le sue parole:
“Abbiamo giocato contro una grande squadre che ultimamente aveva fatto gol a tutti, con noi non sono riusciti a creare nessuna occasioni, hanno fatto gol su un calcio d'angolo dove eravamo un po' disattenti. Abbiamo ottenuto un pari meritato.
Passo indietro sul piano della mentalità ? Guardiamo un altro aspetto, riconoscere che una squadra che sta meglio di te è un atti di umiltà , si gioca ogni tre giorni e noi siamo contati, abbiamo sempre gli stessi uomini in campo e dobbiamo gestire le nostre forze. I ragazzi hanno fatto una prestazione di intensità con più di gamba avremo potuto fare qualcosa di meglio.
Noi oggi giocavamo contro una squadra che ha un assetto solido da due anni a questa squadra, io ho allenato questa squadra solo per un mese, sono riuscito a dare a questa squadra personalità ed attenzione. Non hai tempo per lavorare su determinate cose, abbiamo giocato contro una squadra allenata da De Zerbi da due anni, io sono qui da un mese. Abbiamo solo tre centrocampisti, Birsa, Rog e Nandez e non posso nemmeno spremerli.
Gli obiettivi ci sono sempre, i 47 punti dell'era Giulini da superare, per dirne una. Giocare a calcio ti porta a delle considerazioni, onorare la maglia, noi abbiamo ancora quattro partite per migliorare lo score di 47.
Cigarini? Nulla, quello che succede nello spogliatoio rimane nello spogliatoio.
Carboni? Ha dimostrato che per certi versi può stare nel campionato di Serie A, non deve prendere un giallo come quello nel primo tempo per un fallo inutile".
A seguire, in collegamento dalla sala stampa, il tecnico rossoblu ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Abbiamo scelto di lasciare il possesso al Sassuolo e se gli lasci spazi ti mettono sotto. Siamo stati umili e abbiamo riconosciuto che in qiesto momento il Sassuolo sta meglio, infatti non hanno fatto tiri. Nel secondo tempo ci siamo detti delle cose e abbiamo messo un ragazzo giovane davanti alla difesa. Di più non potevamo fare.
Chi non vorrebbe avere Joao in squadra? So cosa sta facendo per giocare. Ci siamo messi a quattro senza preoccuparci di avere un esordiente in campo. È un po' di sana follia. Ho tolto Gaston e Birsa perché ci servivano altre cose in campo.
I giovani? Ladinetti era un po'emozionato e i primi palloni li ha cannati, poi ha fatto il suo. Carboni per certi versi ha dimostrato di poter stare in A e per altri no, il primo giallo non bisognava prenderlo. Nel secondo c'è un po' di concorso con Mattiello.
Oggi la squadra doveva dimostrare che quella di Genova è stato un incindente di percorso. nell'intervallo abbiamo parlato che in fase difensiva eravamo andati bene ma eravamo troppo passivi, quindi abbiamo cambiato qualcosa con Joao e Simeone. Non è stato un pari insperato perché bisogna provarci fino alla fine. Il Sassuolo non ha avuto grandissime occasioni. Il nostro obiettivo è fare più punti possibili, rappresentiamo una regione e abbiamo l'orgoglio da mettere in campo. A Carboni non ho detto nulla, a Mattiello ho detto di fare rimesse migliori... la squadra sembra giocare meglio a quattro? Non penso...
Il vero Cagliari? È quello che nel post covid ha guadagnato una posizione onorevole in classifica ma solo in una gara non abbiamo giocato".