"Si sta generando un dibattito estremamente confuso e fortemente divisivo che non può portare a qualcosa di buono". Così è Giovanni Malagò, presidente del CONI, sulla possibile ed eventuale ripresa del campionato ai microfoni de il Corriere dello Sport.
"Senza voler fare polemica, per carità , io avrei chiuso dentro una stanza la Federcalcio, la Lega di A, l’Assocalciatori, gli allenatori, le televisioni e gli organismi internazionali, Fifa e Uefa, e non li avrei fatti uscire finché non avessero prodotto un documento condiviso.
La stessa cosa per B e Lega Pro. Si procede a vista, per ipotesi, con una conflittualità che danneggia qualsiasi progettualità . Gravina lo sento tutti i giorni, comprendo le difficoltà del momento e capisco che voglia portare a termine la stagione.
Parla di luglio, agosto, settembre, ottobre, addirittura della prossima Serie A articolata in due gironi con i playoff e i playout. Quello che manca è un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente. Si parla solo di tagli degli stipendi dei calciatori, ovvero si è partiti dalla fine o quasi, di accordi in alto mare, e adesso di un protocollo medico che dovrà passare al vaglio dell’ISS".