Intervenuta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Angela, la moglie di Manlio Scopigno (storico allenatore del Cagliari dello Scudetto), ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Sapere che a distanza di 50 anni, Manlio sia ancora ricordato con tanta stima, considerazione e affetto, non solo mi inorgoglisce, ma mi commuove. Tante persone in Sardegna mi ringraziano per quello che realizzò con quella grande squadra. Ma sono io invece che ringrazio la Sardegna per aver permesso a mio marito di esprimersi al meglio e in maniera costruttiva in quella che non era solo la sua professione ma una grande passione.
Quella squadra fu costruita in un paio di anni, Manlio fu chiamato dal presidente Corrias e insieme misero su quel grande gruppo. All’epoca non ero in Sardegna. Mio marito tornava a casa a Roma ogni due settimane. Francesca nostra figlia aveva solo 6 anni, ci trasferimmo a Cagliari tutti dopo lo scudetto quando ne aveva 8. Vedevo quell’insieme di impegno, energia, entusiasmo che mi rendeva sicura che Manlio avrebbe fatto davvero bene.
Lo scudetto contribuì ad aprire la Sardegna al resto dell’Italia e la mentalità del resto dell’Italia verso la Sardegna. Fu un motore culturale e poi anche di investimenti. Un intero popolo visse con orgoglio l’impresa sportiva ma ancora più importante credo fu proprio questo squarcio positivo prodotto da quella squadra".