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Ragatzu: "Prestito? Mi gioco la mia chance con il mio Cagliari"

"Ho ricevuto i complimenti di Allegri"

La Redazione
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Nella puntata odierna de Il Cagliari in Diretta, trasmissione all'interno di Radiolina, ha parlato uno dei simboli del Cagliari made in Sardinia: Daniele Ragatzu, che questa stagione si è tolto pure l'enorme soddisfazione di tornare al gol in Serie A dopo otto anni, nella gara contro il Sassuolo terminata 2-2, proprio grazie a una rete del numero 26 nel finale.

Ecco le dichiarazioni dell'attaccante rossoblu:

"Da ragazzino mi dicevano di non montarmi la testa, e di divertirmi. In allenamento mi diverto con Nainggolan, ma con Deiola e Pinna c'è un rapporto particolare, siamo tutti e tre sardi.

Nainggolan? Per me è rimasto lo stesso di sempre, umile come al solito, lo stesso con i vecchi compagni. Andare in prestito? Preferisco aspettare, qui a Cagliari mi sto giocando una chance importante dopo tanto tempo. Orgoglioso di essere cresciuto a Quartu.​

Joao o Simeone? Mi trovo meglio con entrambi, sono tutti e due forti. L'anno che Mereu è arrivato ad Olbia mi ha provato trequartista ed è andata bene. Mereu oltre che maestro di tattica è stato anche un maestro di vita.​ Olbia? Mi sono messo in discussione, il primo anno ho iniziato bene ma poi sono calato. Il secondo anno è stato meglio. Incontro con Giulini? Bellissima persona, mi ha fatto molto piacere la sua chiamata.​ Cossu? È stato un idolo per me, un fratello, mi hai aiutato molto.​

Primo gol in Serie A? Fu contro la Fiorentina, un'emozione indescrivibile. È stata un'azione tutta sarda, cross di Pisano, assist di Cossu e io non potevo sbagliare. Mister Allegri mi ha fatto i complimenti per il gol contro il Sassuolo.​

Ricoprire altri ruoli? Mi è capitato di fare l'esterno. Cellino? Nessun pensiero, lo saluto.​ Vorrei con me al Cagliari Alessio Murgia, ora è a Budoni, fa il trequartista e il regista, ha qualità tecniche impressionanti.​ Non sono mai voluto uscire dalla Sardegna, l'unico posto in cui sono stato bene è stato Rimini, ma mi manca l'aria di casa, casa nostra è casa nostra, e poi c'è il mare. Quando sposti un sardo dalla sua terra soffre.​

Tornare in rossoblu? Sono uno che non molla non ho mai perso le speranze, rimane un sogno, è più bello di otto anni fa. Perché il numero 26? È il giorno di nascita di mia moglie.​

Il più simpatico dei sardi in squadra? Tutti quanti, Deiola forse è quello più alla mano, ridiamo sempre. Cerri? Penso che sia un grande giocatore, ha dimostrato il suo valore in 4 minuti facendo un gran gol e regalando tre punti alla squadra, si allena tantissimo, ha una forza incredibile.​ Cossu? La sua parola è contata molto, soprattutto per quello che ha fatto come calciatore per il Cagliari.​ Al gol con il Sassuolo è venuto e mi ha abbracciato, me lo aspettavo. Ci siamo emozionati. Rapporto con Pinna? Bellissimo, ci conosciamo da tre anni.​

Se segno alla Juve mi tingo di Biondo come Cragno? No, non lo farò mai".

 

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