"La tecnologia? È l'ultimo baluardo a difesa della nostra prestazione. È il portiere della squadra arbitrale, nessuno vuole uscire dal campo col peso di aver condizionato un risultato". Così l'arbitro Maresca ai microfoni de Il Mattino.
"Cosa serve per arbitrare bene? Conoscere non solo il sistema di gioco, ma anche le tattiche adottate in occasione di calci da fermo e poi ognuno di noi conosce le caratteristiche tecniche di ogni singolo calciatore della Serie A. Quando i giocatori negano una cosa evidente mi dà particolarmente fastidio. Se sbaglio lo capisco da solo, poi mi interrogo sul perchè ho commesso quell'errore e penso a come fare per evitarlo in futuro".
Orgoglio
"Vomerese internazionale un grande orgoglio? Certo che lo è. Lo è per tutta la mia famiglia, per il Cra Campania di Virginio Quartuccio e per la sezione presieduta da Nicola Cavaccini insieme a Ciro Carbone abbiamo dimostrato che anche nella nostra città si possono raggiungere grandi traguardi. Io mantengo i piedi per terra. Prima di Cagliari-Lazio ho scritto su un foglio di carta, il mio campo delle emozioni che devo “continuare a sentirmi l’arbitro che sta scalando la montagna".