"Anno della consacrazione? Spero che lo sia, ma non spetta a me giudicarlo", così Alessio Cragno ai microfoni de ilmessaggero.it.
Come ci si presenta all'Olimpico
"Carichi, motivati, stiamo lavorando bene. La Lazio non vive un buon momento ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Sono convinto che mettendo la massima concentrazione unita all’impegno che non è mai mancato possiamo fare punti anche a Roma".
Per vincere, possibilmente
"Perché no, abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque e a prescindere da chi affrontiamo scendiamo in campo sempre per il massimo risultato. Poi ci sono gli avversari e sicuramente la Lazio ha grandi giocatori. Tra i biancocelesti dovremo tenere d’occhio in particolare Ciro Immobile, senza nulla togliere agli altri. Basta lasciare a Ciro una mezza occasione che ti segna. Immobile, come Icardi e Higuain è un giocatore che ha il gol nel dna: si trovano sempre nel punto giusto, istinto oltre che bravura. Loro sono quelli che mi hanno fatto più penare negli ultimi anni".
Cragno, a chi si ispira?
"Ho avuto la fortuna di vivere il periodo d’oro di due icone come Buffon e Casillas, adesso, invece, studio Oblak e De Gea. Ma se devo essere sincero da piccolo adoravo René Higuita. La personalità e le pazzie del colombiano rimarranno uniche: ricorda “el escorpion”? Ecco".
Il Cagliari, il Presidente Giulini: un legame forte.
"Tantissimo. Mi trovo in una società seria, ambiziosa, che ha voglia di migliorarsi e dove sono stati fatti investimenti importanti: in futuro riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni. Il presidente ha grandi progetti, gli devo tanto. Mi ha preso lui, sono stato il suo primo acquisto, mi ha dato la grande possibilità di misurarmi giovanissimo con una piazza importante e con la serie A. Giulini ha creduto in me, continua a farlo: non posso che essergli grato".