L'attaccante del Cagliari, Leonardo Pavoletti, è stato intervistato dal Corriere Della Sera.
Ecco alcuni passaggi fondamentali delle sue dichiarazioni:
"Io con i "piedi di banana" specializzato in colpi di testa? Quella era una battuta! Però è vero che fare gol di testa mi riesce bene, anche grazie al tipo di gioco che facciamo.
Cosa conta di più nel colpo di testa? Il tempismo. È un riflesso che hai dentro e che ti consente di leggere la palla prima dell’avversario, stare in aria o anticipare un tuffo.
Se ho mai rischiato di farmi male nel gioco aereo? Sì a 14 anni il portiere mi ha colpito in uscita e sono svenuto. Quando ho ripreso coscienza ho subito chiesto se avevo fatto gol: risposta positiva.
Io tra Ronaldo e Giroud per gol di testa negli ultimi 3 anni? Fa piacere, ma le sotto-classifiche sono solo uno zuccherino.
Perchè sorrido sempre? Mi viene naturale, anche in momenti non felici. Ho le mie ansie come tutti, ma cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno. E di credere nel futuro.
Se sono pronto a segnare di testa alla Juventus? Ci stiamo preparando e spero di aggiungermi alla lista.
Se il Cagliari vuole qualcosa di più quest'anno? Sì, ci sono le basi e i concetti giusti per avere fiducia e migliorare. La nostra arma vincente è Maran: la musica è cambiata con lui in panchina, ma non sappiamo dove possiamo arrivare.
Se ho conosciuto Gigi Riva? Purtroppo ancora no, ma arriverà il momento. E sarà emozionante.
Affrontare in campo Cristiano Ronaldo? Sono sincero: fa effetto giocare contro un avversario che sceglievi alla playstation per vincere. Sarà un’emozione e un piacere giocarci contro. E dargli battaglia.
Perchè mi definisco "operaio del gol"? Perché lavoro molto per la squadra. Così i miei compagni sono più freschi per darmi qualche assist in più.
La Nazionale obiettivo possibile? Credo di sì. Chi ha meritato finora è andato. Ma non so se Mancini stia pensando a un gioco più alla Sarri, senza un vero 9".