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Conti: "Questo Cagliari ricorda il mio: non molla mai"

"Barella? Per ora ce lo godiamo. Sau? Mi infastidiscono gli attacchi ai giocatori sardi"

La Redazione
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L'ex capitano del Cagliari, Daniele Conti, ora nello staff osservatori del club, è stato intervistato a "Il Cagliari In Diretta" su Radiolina.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Le battaglie con il Cagliari? Sono state davvero tante, ho giocato con giocatori importanti. Maran? Il mister ha tanta esperienza, lo vedo come lavora giornalmente. Le partite contro le squadre di Maran? Non le ricordo tutte, ma sono state battaglie, anche perchè il mister mette bene in campo le sue squadre.

La gara contro il Milan? Il primo tempo è stato eccezionale, poi ci sta un calo contro squadre di tanto valore e quindi andare in difficoltàI nuovi arrivati? Io li vedo giornalmente, il nostro è un gruppo eccezionale. Vedere il modo in cui si allenano è molto bello.

Bradaric? Sia lui sia Cigarini sono due grandi giocatori. L'inserimento rapido di Filip così rapido è stato sorprendente. Cigarini non è solo un incontrista, ma sa leggere l'azione con la sua intelligenza tattica.

Il mio ruolo dirigenziale? E' diverso da fare il calciatore, devo ancora capire la mia nuova realtà. Per farlo bisogna avere esperienza e sapere i meccanismi. Il direttore (Carli n.d.r.) e Pierluigi Carta mi stanno dando una grossa mano.

Spero che venga tanta gente per la partita della nostra Primavera contro la Juventus. Con l'Inter hanno fatto una grande partita e mi hanno trasmesso l'attaccamento e la voglia di giocare per questi colori.

Canzi? Il mister lo conosco da tempo, non ci sono mai stato a stretto contatto come quest'anno, sta facendo un grande lavoro così come Alessandro Agostini (il vice di Canzi in Primavera n.d.r.). Bisogna stare vicino a questi ragazzi, anche perchè sono molto giovani.

Mereu? Bernardo è un grande professionista e un'ottima persona, competente per la nostra Accademy. Cossu? Ha iniziato il percorso scouting e anche per lui è un percorso importante da dirigente. Rinforzi? Penso che la squadra sia stata rinforzata a dovere da presidente e Ds.

Abbiamo una panchina importante e per diventare grandi serve anche quello, ovvero giocatori importanti che possono fare bene. Penso sia un sogno che Barella possa fare la sua carriera solo col Cagliari: lo spero ma sappiamo il valore di Nicolò, ma sarà complicato trattenerlo.

Sollevare l'asticella delle ambizioni in campionato per far restare Barella? E' difficile rispondere, quando ci sono offerte, è decisiva la volontà del giocatore. Se dovesse continuare così, Nicolò verrà richiamato in Nazionale. 

Il mio stato d'animo ogni volta che entro da dirigente ad Asseminello? Ora mi sento più tranquillo, da calciatore era diverso. Joao Pedro? E' un giocatore importante, c'è bisogno di tempo, è stato fermo a lungo. Contro il Milan ha fatto bene e ha dimostrato il suo valore.

L'abbraccio tra me e Joao dopo il Milan? So quanto ha sofferto, sono momenti che un giocatore può capire. Ha reagito alla grande, in allenamento ha dato il massimo e la gara contro il Milan ne è stato un esempio.

Bradaric? Mi ha impressionato, come ho detto prima, quando vieni a giocare in Italia non è semplice, ma abituandosi subito ha dimostrato di essere un gran giocatore. La Croazia ha fatto un gran mondiale, composta da dei campioni importanti e hanno dimostrato di essere un gran organico.

Sau e Farias? Con Marco ci ho giocato insieme per tanti anni ed è un grande giocatore, ha bisogno di fiducia e anche quando entra a gara iniziata, può cambiarla. Diego è più contropiedista, ma entrambi possono fare bene. 

Quando ti contestano non è facile, ma se hai qualità e carattere, ti puoi riprendere. Sau ama questa maglia e ci metto la mano sul fuoco. Mi da fastidio gli attacchi ai giocatori sardi, Con lui ho un ottimo rapporto e so come si impegna.

Il giocatore più forte con cui ho giocato? O' Neill. Vederlo in allenamento e in gara era incredibile. Come calciatore era un fenomeno, poi nella vita ha avuto dei problemi. L'avversario più forte? Ronaldo il Fenomeno.

Io devo crescere molto da dirigente. Già l'anno scorso con Rossi ho imparato molto, così come ora con Carli e Carta. Ripeto, è molto importante imparare le dinamiche. Mio padre per me è un maestro. Maldini dirigente? Lo ammiro molto. Giocammo contro a San Siro tempo addietro, può dare tanto al mondo del calcio.

Padoin? Simone è un ragazzo eccezionale, non ha mai sbagliato un allenamento. E' un jolly e dove lo metti fa sempre bene. I giovani del Cagliari all'Olbia? Per loro è una grande opportunità per crescere. Hanno un grande capitano come Pisano, a cui voglio molto bene: è una grande guida per loro.

Il campionato italiano è difficile e Ronaldo che non ha segnato nelle prime 3 giornate ne rende l'idea. Ceter? Deve crescere ancora, è giovane, deve migliorare su tanti aspetti ma ha potenzialità. Ragatzu? Ne conosco il valore, ha ancora tempo per emergere a grandi livelli.

Ceter lo vidi la prima volta in Ecuador per l'U20 e mi fece una buona impressione: ha un gran strapotere fisico, ma deve migliorare. Io il scopritore di Ceter? Fu l'occasione per conoscere l'allora Ds Giovanni Rossi. Pinna dell'Olbia? Giocatore esplosivo. Il gol che feci in casa col Napoli? E' uno dei miei ricordi indelebili.

Cerri alternativa a Pavoletti? Dipende dall'allenatore. Alberto ha qualità importanti e c'è bisogno di aspettarlo, è giovane, però prima o poi uscirà fuori e farà bene. O'Neill? E' una persona eccezionale, è un ragazzo per bene nonostante i problemi che ha avuto.

La gara con la Roma con papà dirigente? La vivevo uguale alle altre". 

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