Il direttore sportivo del Cagliari, Marcello Carli, ha parlato a RMC Sport.
Ecco alcune delle sue dichiarazioni:
"Qua si sta davvero bene. L'impatto è stato bello, sono arrivato ad un mese e mezzo dalla fine del campionato quando esisteva qualche rischio. I ragazzi sono stati bravi, il rischio retrocessione era alto ma siamo stati bravi. Ora dobbiamo tirare fuori l'orgoglio e fare un buon campionato.
Il futuro di Barella? E' un ragazzo che ha grandissime potenzialità e grandi margini di crescita. Per lui sarà un anno importante. La prima partita non ha fatto bene così come la squadra, poi però il gruppo è cresciuto anche grazie a lui.
Deve pensare solo a questa squadra e lo sta facendo, perché è attaccatissimo a questa terra. Ora deve lavorare bene ogni giorno, ha un allenatore bravo ed un gruppo forte alle spalle. Addio a gennaio? Non lo prendiamo neanche in considerazione.
Il presidente ha fatto sacrifici importanti, ha tenuto i migliori e acquistato giocatori di valore. Noi vorremmo tenerlo ancora qualche anno per far crescere la squadra, ma nel calcio parlare di futuro è complicato. Ripeto, lui deve solo concentrarsi sull'allenamento di domani.
Solo così potrà crescere lui, la squadra e la mentalità . Quello che succederà fra due anni non lo so, dico solo che Niccolò può migliorare ancora tanto.
I giocatori in scadenza? Ne siamo consapevoli ed è sempre stato il nostro punto di forza. A scadenza fra l'altro ci sono anche io ma non è un problema. E' giusto conquistarsi giorno dopo giorno la conferma. Qua c'è solo da lavorare, i ragazzi vengono da un anno difficile e quest'anno vogliamo fare bene.
Fin dal primo giorno di ritiro, però, ho visto lo spirito giusto. Poi a fine anno verranno fatte tutte le valutazioni del caso. Il contratto non deve essere un problema. Noi dovremo dare tutto fino all'ultimo centimetro, poi se ci saremo meritati la conferma arriverà anche il contratto.
Srna? Si è convinto da solo. Il presidente mi ha detto che c'era questa opportunità , il ragazzo è venuto a vedere Cagliari, ci ha pensato una ventina di giorni e alla fine è venuto qua. Ha capito che poteva fare un finale di carriera in un ambiente sereno.
Voleva il calcio italiano e ha deciso di venire qua. Mi piace lo spirito che mette in ciò che fa, arriva sempre per primo e se ne va per ultimo dal campo. Ha un'umiltà che a volte ti mette quasi in imbarazzo. Se uno del genere si comporta così è da stimolo per tutto il gruppo.
E' stata una trattativa portata avanti dal presidente in prima persona, è stato molto bravo. Il suo valore aggiunto è lo spirito e la professionalità , qualità davvero straordinarie".