A pochi giorni dalla sentitissima gara contro il Napoli alla Sardegna Arena, parla ai microfoni del Corriere Dello Sport il direttore generale del Cagliari, Mario Passetti.
Ecco le sue parole:
Mercoledì presenteremo i tre studi selezionati sui venticinque presentati. I gruppi di progettisti esporranno le loro idee a istituzioni, tifosi e media. Potremo così ricevere delle indicazioni da tutti e delle quali terremo conto.
Il gruppo prescelto inizierà poi a lavorare sul progetto definitivo, l’elaborato una volta terminato avrà 180 giorni di tempo per ottenere la pubblica utilità, dopodiché ci sarà un bando di gara che andrà chiuso in 90 giorni. I lavori, poi, dovrebbero durare due anni.
“La capienza? Siamo partiti da un’idea di ventunmila posti, ma ci siamo convinti che sia necessario dotarci di uno stadio più ampio. Fino a ventiquattromila posti. Abbiamo anche chiesto ai tre studi di valutare un’eventuale estensione della capienza che ci permetta di ospitare le competizioni internazionali. Vedremo se esistono le soluzioni modulari”.
Noi arbitri dello scudetto? Per noi la gara contro il Napoli ha una valenza speciale: sarà fondamentale scendere in campo, rappresentando al massimo la maglia che i nostri giocatori indossano. Si tratta di un valore aggiunto. Nella partita con la Spal, lo stadio era pieno ed è stato un fattore determinante per la vittoria.
Il calore dei nostri tifosi non ci è mai mancato, visto che negli ultimi 3 anni il numero di abbonamenti è raddoppiato. A livello nazionale, siamo al secondo posto per il riempimento stadio e siamo alle spalle della Juventus e inoltre abbiamo molti followers nei social network.
Il mercato di gennaio? Siamo la terza squadra che ha speso di più e in estate non siamo stati a guardare in tal senso. Il vice-Cigarini? Qualche critica su questo aspetto ci è stata fatta, ma abbiamo Barella, Cossu e Padoin per ricoprire il ruolo di play-maker.
I giudizi andrebbero fatti sulla base del rendimento complessivo della rosa in ogni gara e non in base alla singola partita”.