In un’intervista pubblicata stamani su “La Gazzetta Dello Sport”, l’allenatore del Cagliari, Diego Lopez, analizza i suoi piccoli cambiamenti che hanno fatto cambiare marcia alla sua squadra, ma non solo.
Ecco le sue dichiarazioni:
“I ragazzi stanno dimostrando di dare tutto in questa fase del campionato. Il vero esempio lo fanno i giocatori che stanno fuori: Dessena è uno di questi. La difesa a tre? Sfrutto al meglio le peculiarità dei giocatori che ho a disposizione.
Faccio questo non certo perché non ho terzini di ruolo: è un enorme falsità. Pisacane? Ho grande stima per Fabio: quando gioca, mi rivedo molto in lui. Non voglio che si senta escluso.
Rastelli? L’ho incontrato e gli ho detto che con il suo esonero è andato via una persona le cui colpe non erano le sue: è la prima cosa che ho detto ai ragazzi non appena sono tornato in panchina.
Adoro la città di Cagliari: mi piace il clima e il mare. La mia maglia numero 6? Vederla al museo rossoblù di fianco a quella del mito Riva è stata un’emozione non da poco. Cellino? È un talento. Giulini? È un uomo che ha ambizioni e intelligenza. L’Inter? Gli ruberei Vecino. Barella? Continuando così, può sicuramente diventare un top player”.