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Faragò: "Mi chiamano Maicon, ammiro Nainggolan"

"Con Lopez nuovo percorso"

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In un’intervista rilasciata a “La Gazzetta Dello Sport”, il centrocampista del Cagliari, Paolo Faragò, si racconta.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Il mio gol all’Hellas? È stato bellissimo, ma mi sarebbe piaciuto persino se avessi segnato con la schiena. Domenica dovevamo vincere contro l’Hellas, era il nostro obiettivo e ci siamo riusciti. CR7? È fuori da ogni classifica, è un giocatore portentoso.

Nainggolan? Ha tecnica e qualità da vendere. Mi piace molto come giocatore, in particolare per come interpreta il ruolo di centrocampista. Cagliari? Mi sono ambientato subito e molto bene, così come mi sono trovato benissimo col gruppo: ho trovato dei ragazzi davvero in gamba.

La dinamica del gol della vittoria di domenica? Volevamo a tutti i costi i 3 punti e siamo stati bravissimi nel non uscire dalla partita dopo che loro sono passati in vantaggio. Nel calcio si sbaglia, ma siamo stati bravi nel tenere la nostra linea molto alta e bloccarli nella loro metà campo.

Eravamo obbligati a rispondere, visti i progressi fatti dal Crotone e dalla Spal. Il nuovo ruolo? Per me è una sfida. C’è chi ha iniziato a giocare in ruoli simili all’età di 30 anni ed è stato poi convocato persino in Nazionale.

I miei compagni? Nel ritiro estivo mi paragonavano a un grande giocatore come Maicon. A parte questo, io mi alleno sempre duramente e con tanto impegno e voglio dare molto per questa maglia. I tifosi? Naturalmente li ringrazio, ci hanno sostenuto alla grande ma è nostro dovere trascinarli: il successo di domenica è doverosamente dedicato a loro.

Pavoletti? L’intesa con Leonardo migliora col passare dei giorni. Lui voleva traversoni dal fondo, ma Souprayen mi marcava in maniera asfissiante, tanto da rimanere stretto nella sua zona di campo e impedendomi diverse volte la giocata col mio piede migliore, il destro.

Padoin? È un modello per me. Lo studio in allenamento e cerco di imparare i suoi movimenti. Per tanti anni, ha ricoperto il ruolo di esterno basso ed è sempre pronto a darti un consiglio. Il mio obiettivo? Dare sempre il massimo per conquistare sempre una maglia da titolare.

Vincere domenica a 5’ dal 90° ha mandato via tutte le paure. Con mister Lopez abbiamo iniziato un nuovo percorso e con una nuova filosofia tattica. Abbiamo il potenziale necessario per poter crescere.

Romagna e Barella? Meno male che ci sono loro! Con loro in campo, ho la possibilità di attaccare e creare occasioni in tranquillità, perché so bene che alle mie spalle, Filippo e Nicolò sono pronti a chiudere sugli avversari. Anche qui l’intesa sta crescendo bene”.

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